Sì all'uso del virus Trojan per captare «conversazioni o comunicazioni tra presenti» nei procedimenti «relativi a delitti di criminalità organizzata, anche terroristica» nonchè «quelli comunque facenti capo a un'associazione per delinquere, con esclusione del mero concorso di persone nel reato». Questi i paletti tracciati dalla Cassazione a Sezioni Unite, in una massima provvisoria in attesa del deposito della sentenza.
Le Sezioni Unite, presiedute dal primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, hanno confermato le richieste dell'avvocato generale Nello Rossi e del sostituto pg Antonio Balsamo.
Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 02:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le Sezioni Unite, presiedute dal primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, hanno confermato le richieste dell'avvocato generale Nello Rossi e del sostituto pg Antonio Balsamo.
Le Sezioni Unite erano state chiamate in causa dalla Sesta sezione penale della Cassazione in riferimento all'utilizzo di «un captatore informatico» in dispositivi e portatili quali personal computer, tablet e smartphone. In questo modo la Cassazione amplia l'orientamento precedente in materia più garantista.