La corsa dell'influenza australiana non si arresta: secondo la rete di sorveglianza InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità, nell'ultima settimana sono stati 943mila gli italiani colpiti da sindromi simil-influenzali. In totale, dall'inizio della stagione, sono oltre 3,5 milioni le persone contagiate.
Questa settimana non sono disponibili i dati relativi al monitoraggio virologico; ciò non consente di sapere quante delle sindromi simil-influenzali siano da attribuire a virus influenzali veri e propri e quanti, invece, ad altri virus respiratori. Tuttavia, il monitoraggio della scorsa settimana aveva confermato un alto tasso di circolazione di virus dell' influenza: in particolare dei 717 campioni analizzati dai laboratori afferenti alla rete InfluNet, 275 (il 38,3%) erano risultati positivi al virus influenzale, in particolare quelli di di tipo A (specie H3N2). Appena il 4% (29 campioni) era risultato positivo a SarsCov2. Più alto, invece, il numero di campioni positivi per il virus respiratorio sinciziale: 63 campioni, pari a quasi il 9%. Quest'ultimo dato potrebbe spiegare l'alto numero di bambini ammalati. Immediato l'appello dei pediatri: «Se non lo si è fatto ancora non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità», ha detto la presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano.«Ricordiamo che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza», ha aggiunto.
Da 3 a 7 le regioni con incidenza alta
L'influenza corre veloce e aumentano le regioni che superano, per l'incidenza, la soglia del livello di entità molto alta. Nella precedente settimana erano tre (Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria), nell'ultima settimana sono sette: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo. Tre regioni (Campania, Calabria, Sardegna) non hanno attivato la sorveglianza Influnet.
Nei bambini sotto i 5 anni sale incidenza
L'influenza continua a colpire soprattutto i bambini. «Aumenta l'incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatriche e in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età, in cui l'incidenza è pari a 50,2 casi per mille assistiti» nell'ultima settimana (28 novembre-4 dicembre) rispetto a 41,2 nella settimana precedente. L'incidenza «nella fascia di età 5-14 anni è a 29,29 casi per mille assistiti, nella fascia 15-64 anni a 13,16 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,44 casi per mille assistiti», prosegue il report. «Si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori», avverte l'Iss.