Testamento Berlusconi, i rapporti con le banche dei figli di Veronica Lario (Barbara, Eleonora e Luigi): i documenti riservati

Il riassetto della holding H14 che coinvolge i tre fratelli nati dal matrimonio di Silvio con Veronica Lario

Lunedì 26 Giugno 2023 di Rosario Dimito
Testamento Berlusconi, i rapporti con le banche dei figli di Veronica Lario (Barbara, Eleonora e Luigi): i documenti riservati

Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, figli di Silvio nati dal secondo matrimonio con Miriam Bartolini, più nota come Veronica Lario, hanno beneficiato di un rapporto fluido con le banche, frutto della credibilità di famiglia, per realizzare lo scorso anno il riassetto della partecipazione in Fininvest. Essi hanno il 31,3% a testa di H14, una delle sette scatole con cui la dinastia di Arcore controlla Fininvest e attraverso questa, MFE, Mediolanum e Mondadori. Come è noto Holdin g Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava fanno capo allo scomparso fondatore del gruppo: le quattro holding hanno il 61,2% della Fininvest e la destinazione delle quattro società prevista nel testamento che sarà aperto quasi certamente la prossima settimana, dovrebbe cristallizzare il nuovo assetto del gruppo con la previsione di stabilità e il riconoscimento della leadership di Marina e Pier Silvio.

 

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Berlusconi, cosa è H14

H14 è nata il 29 giugno 2022 quando l’assemblea straordinaria ha dato l’ok a un restyling societario e finanziario, attraverso la scissione proporzionale di asset per un valore patrimoniale di 340,3 milioni di valore, da Holding Italiana Quattordici che aveva esposizioni per 146,4 milioni tra le quali, 143 milioni con le grandi banche italiane ed estere, il residuo nei confronti di fornitori, debiti verso l’erario, dipendenti. 
Lo sdoppiamento societario fra Holding Quattordicesima e H14 che avranno lo stesso azionariato visto appunto che è proporzionale, è stata favorita anche da un conto deposito vincolato aperto dalla nuova società presso Intesa Sanpaolo «per l’attuazione in via anticipata della scissione», come si legge nelle carte riservate della banca milanese del 9 settembre 2022, in possesso del Messaggero.it. Il deposito vincolato era di 454.260,89 euro «a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni nei confronti dei creditori».

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Le condizioni con Intesa

Sempre con Intesa Sanpaolo, uno degli istituti di relazione della famiglia, a fronte del finanziamento da 60 milioni, furono pattuite condizioni, messe nero su bianco in un contratto del 6 settembre 2022 di Ca’ De Sass che faceva riferimento al contratto di finanziamento fra le parti sottoscritto il 10 dicembre 2019 ed integrato il 21 luglio 2020. «La società (H14, ndr) è tenuta a osservare determinati impegni - si legge nei documenti riservati - tra cui non effettuare operazioni di fusioni, scissioni, trasformazioni, scorporo o acquisizioni con incorporazione di ramo d’azienda, fermo restando l’impegno di Intesa Sp a valutare in buona fede eventuali operazioni straordinarie fra la società e società del gruppo che non peggiorano il merito di credito della società, la cui autorizzazione non sarà irragionevolmente negata».

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Berlusconi, gli asset oggetto di scissione

Tra gli asset oggetto di scissione e che hanno ricevuto il via libera delle banche, ci sono: «il derivato OTC su tasso di interesse concluso in data 18 dicembre 2019 relativo al contratto di finanziamento pari a Euro 60 milioni sottoscritto in data 19 dicembre 2019 (come di volta in volta modificato) tra la società scissa, quale beneficiaria, e Intesa Sanpaolo spa quale banca finanziatrice». Inoltre, il «Contratto di finanziamento di importo capitario originario in linea capitale pari a 30 milioni sottoscritto in data 27 dicembre 2021 tra la società scissa, quale beneficiaria, e Banco BPM spa quale banca finanziatrice; contratto di finanziamento di importo capitale originario in linea capitale pari a Euro 30 milioni sottoscritto in data 5 giugno 2022 tra la Società scissa, quale beneficiaria, e Banco BPM spa, quale banca finanziatrice».

Il contratto con con Goldman Sachs International

Nella documentazione compare anche il contratto di finanziamento con Goldman Sachs International di 10 milioni del 2 settembre 2022 firmato da Carlo Sammartano. 
In data 22 luglio 2022 con Deutsche Bank i tre fratelli azionisti di H14 sottoscrissero un Contratto di Apertura Credito, «ai sensi del quale DB ha concesso alla Società un apertura di credito in conto corrente a tempo indeterminato per non consumatori, di importo complessivo massimo, alla data odierna, pari a euro 55 milioni». Dalla documentazione si evince che «in data 19 giugno 2018, a garanzia delle obbligazioni monetarie rivenienti dal Contratto di Apertura Credito, la Società e DB hanno sottoscritto un atto di pegno avente ad oggetto una garanzia pignoratizia su taluni titoli». A seguito della scissione di H14, la banca tedesca autorizza che «i titoli oggetto dell’Atto di Pegno, il Conto Corrente e il Contratto di Apertura di Credito vengano integralmente trasferiti in capo alla Società Beneficiaria».

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Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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