«Io di qui non mi muovo finché non lo trovano». Da quattro giorni, dal momento del collo del viadotto di Genova, Paola è ferma davanti alle macerie, aspettando che trovino suo figlio Mirko Vicini, 30 anni, unico disperso dopo la tragedia.
Poco prima del tragico evento Mirko era proprio sotto al ponte per iniziare il suo turno presso l’isola ecologica della Municipalizzata dei rifiuti, l’Amiu. Il suo collega è stato ritrovato ma di lui nessuna traccia e l'azienda aveva offerto alla mamma un posto letto nella palazzina dello stabile.
Dopo due giorni Paola si è trasferita dall'altra parte del fiume, dove la Croce Rossa ha allestito una roulotte per lei. A vuoto tutti i tentativi di farla tornare a casa, decisa a rimanere finchè non avrà notizie del figlio disperso.
Ultimo aggiornamento: 12:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA Poco prima del tragico evento Mirko era proprio sotto al ponte per iniziare il suo turno presso l’isola ecologica della Municipalizzata dei rifiuti, l’Amiu. Il suo collega è stato ritrovato ma di lui nessuna traccia e l'azienda aveva offerto alla mamma un posto letto nella palazzina dello stabile.
Dopo due giorni Paola si è trasferita dall'altra parte del fiume, dove la Croce Rossa ha allestito una roulotte per lei. A vuoto tutti i tentativi di farla tornare a casa, decisa a rimanere finchè non avrà notizie del figlio disperso.