Cristian, ferito dal killer di Berlino: «Ecco perché non sono un eroe»

Martedì 27 Dicembre 2016
Cristian Movio
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«Ho fatto solo il mio lavoro, non sono un eroe». Così al Corriere della Sera risponde Cristian Movio, l'agente ferito dal killer di Berlino, Anis Amri, durante lo scontro a fuoco avvenuto a Sesto San Giovanni la notte del 23 dicembre dove con il collega Luca Scatà ha fermato il terrorista in fuga dalla Germania.



«Da ieri sto meglio, riesco a muovermi senza troppo dolore». Ha passato il Natale a casa ma non è uscito. «Siamo una famiglia normale, ci teniamo alla riservatezza - dice Movio - Non siamo abituati a tutta questa risonanza. A Sesto San Giovanni ho tanti amici, con molti colleghi ci frequentiamo anche fuori dal lavoro. Hanno promesso che mi verranno a trovare qui in Friuli». 

Non si sbilancia su quanto avvenuto quella notte.

Non ne può ancora parlare ma ci tiene a sottolineare di essere felice dei messaggi di ringraziamento ricevuti su Facebook ma lui non si sente un eroe: «Ho fatto soltano in mio dovere».

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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