Berlusconi, nel Ppe tutti contro l'ex Cavaliere ma i popolari hanno bisogno dei voti di Forza Italia

Lunedì 28 Aprile 2014 di Marco Conti
Silvio Berlusconi
Non si sono mai amati Silvio Berlusconi e Jean Claude Juncker. Eppure l’’attuale candidato del Ppe alla guida della Commissione Europea da primo ministro del Lussemburgo ricevette in tutta fretta il Cavaliere nel suo Principato. Erano gli anni dei “legittimo impedimento”. Anni che composero la legislatura che andò dal 2001 al 2006 e un sabato di primavera la puntata in Lussemburgo permise agli avvocati dell’allora premier di esibire un motivo valido per rinviare l’udienza.



Un giorno intero nel Principato è certamente meglio di una giornata in Procura. L’ignaro Juncker - forse - ebbe però se non il sospetto la conferma del più o meno pretestuoso incontro chiesto in tutta fretta quando si accorse che l’ospite indugiava nel voler riprendere la strada del ritorno malgrado il pranzo offerto e la conferenza stampa doppia che Berlusconi fece parlando prima in italiano e poi in francese.



Quel giorno del tempo da perdere il Cavaliere ne aveva visto che si concesse anche una passeggiata con tanto di shopping nelle strade del centro. Juncker a suo modo si “vendicò” qualche mese dopo quando nell’aprile del 2004 rifilò sull’allora pelata del Cavaliere un sonoro “pat-pat” a piene mani. L’occasione fu un Consiglio Europeo di Bruxelles.



Berlusconi è seduto al tavolo del summit con la testa china. La calvizie esplode a vista delle telecamere del circuito interno. All'improvviso spunta una mano misteriosa, quella dell’allora premier lussemburghese Jean Claude Junker che rifila al Cavaliere tre pacche sulla testa. La testa di Berlusconi oscilla e poi si volta stupefatto e irritato, ma non profferisce verbo.



D’altra parte il Ppe degli eletti in quota Forza Italia ha assoluto bisogno per battere il Pse ed è quindi difficile, se non impossibile, che anche le recenti esternazioni del Cavaliere contro i tedeschi - poi aggiustate - producano degli effetti politici. La Merkel ne sa qualcosa. Non c’è dubbio però che la sortita del Cavaliere, studiata nel dettaglio anche se non molto originale, ha prodotto gli effetti sperati e ridato a Berlusconi il palcoscenico della politica europea. Ovviamente a modo suo.

Ultimo aggiornamento: 17:33

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