Silvio Berlusconi iscritto al Famedio di Milano: cos'è il Pantheon dei grandi milanesi del Cimitero Monumentale

Giovedì 2 Novembre 2023
Silvio Berlusconi iscritto al Famedio di Milano: cos'è il Pantheon dei grandi milanesi del Cimitero Monumentale

Da stamattina il nome dell'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è entrato nella lista di quelli iscritti al Famedio di Milano, il Pantheon dei cittadini che hanno dato lustro alla città.

Con lui, altre tredici persone che hanno reso grande il capoluogo lombardo. Ma che cos'è questo Famedio?

Il Famedio, cos'è?

Costruito solitamente a forma di tempio, il famedio è una costruzione destinata alle sepolture di personaggi celebri. Generalmente posto all'ingresso dei cimiteri o in posizione di evidenza, talvolta indica anche il luogo eretto in memoria dei caduti in guerra. Coniato nel 1869, il termine «Famedio» deriva dal latino fama (fama) e aedes (tempio). Letteralmente, quindi, significa proprio «tempio della fama». 

Il Famedio di Milano

Nel cimitero Monumentale di Milano, il famedio si trova sul piazzale di ingresso. Originariamente progettato da Carlo Maciachini con la funzione specifica di cappella cattolica, tra il 1869 e il 1870 viene destinato a luogo di sepoltura, celebrazione e ricordo dei milanesi di origine o di adozione che hanno reso illustre la città, concretizzando così l'idea di costruire un grande Pantheon ambrosiano. Se l'esterno dell'edificio presenta i tratti tipici dello stile gotico, gli interni sono invece estremamente ricchi di decori e di colori vivaci. Per i lavori, avvenuti tra il 1884 e il 1887, l'architetto si è affidato ad una equipe composta dal pittore Luigi Cavenaghi, dagli ornatisti fratelli Angelo e Celso Stocchetti e da molteplici scultori e marmisti, che hanno rivestito le pareti interne con decorazioni pittoriche a motivi floreali e geometrizzanti, lapidi commemorative e altorilievi con ritratti. Successivamente, Lodovico Pogliaghi ha realizzato i cartoni per i mosaici che ornano le lunette al di sopra dei tre portali di accesso, raffiguranti le allegorie della Luce, della Storia e della Fama. 

I criteri di "ammissione"

Per essere ammessi al Famedio bisogna rispettarne il regolamento, definito nel 1884 e in parte modificato nel 1904. Tre sono le categorie dei cittadini "degni" di passare alla storia:

  • gli "illustri" per meriti letterari, artistici, scientifici o atti insigni;
  • i "benemeriti" che per virtù proprie hanno recato benefici e fama alla città;
  • i "distinti nella storia patria" che hanno contribuito all’evoluzione nazionale.

Per ricevere gli onori del Famedio non occorre esservi tumulati. Infatti, molti dei personaggi ricordati nelle lapidi poste all'interno sono sepolti in altre zone del Monumentale.

I personaggi presenti

Nel Famedio sono ospitati i resti di sette personaggi: al centro riposa Alessandro Manzoni, il primo ad essere traslato nel Famedio nel 1883, a dieci anni dalla sua morte. Negli altri due sarcofaghi presenti nella grande sala si trovano poi Carlo Cattaneo e Luca Beltrami, mentre quattro colombari di fascia a lato ponente custodiscono i resti di Salvatore Quasimodo, Carlo Forlanini, Bruno Munari e Leo Valiani. In un colombaro di fascia sul lato di levante riposano invece dal 2021 le spoglie di Carla Fracci.

Nella cripta del Famedio si incontrano alcuni personaggi che godono tuttora di grande notorietà: Aldo Aniasi, Guido Crepax, Dario FoFranca Rame, Ambrogio Fogar, Giorgio Gaber, Paolo Grassi, Enzo Jannacci, Duilio Loi, Alda Merini e Giovanni Raboni.  

Da oggi anche Berlusconi nel Famedio

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Da oggi, anche l'ex Premier Silvio Berlusconi è iscritto al Famedio. La presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi che presiede la commissione del Famedio ha sottolineato nel suo discorso quanto la figura di Berlusconi sia stata «apprezzata ma anche criticata». «Con l'iscrizione al Famedio la nostra città rende merito al ragazzo dell'Isola, all'imprenditore creatore di decine di migliaia di posti di lavoro - si legge nelle motivazioni della commissione del Comune per le iscrizioni -, al leader politico e al segno indelebile lasciato dal suo talento visionario, così come dalla sua personalità strabordante, tanto apprezzati quanto criticati, ma senza alcun dubbio cruciali nella storia recente di Milano e dell'Italia». Alla cerimonia tra i parenti dell'ex premier era presente il fratello Paolo Berlusconi, gli amici di una vita Marcello Dell'Utri e Fedele Confalonieri. Presenti anche esponenti di Forza Italia come il senatore neo eletto al seggio che fu di Berlusconi a Monza, Adriano Galliani, suo amico di lunga data, la capogruppo al Senato Licia Ronzulli, il deputato Alessandro Cattaneo.

 

Non solo Berlusconi 

Oltre a Berlusconi, da oggi sono presenti anche i nomi dell'ex direttore del Salone del Mobile Manlio Armellini, del chitarrista jazz Franco Cerri, di Rosina Ferrario (prima donna italiana a ottenere un brevetto di volo), Gisella Floreanini (commissaria di governo della Repubblica dell'Ossola), della stilista Marta Marzotto, dell'ex parlamentare Ombretta Fumagalli Carulli, dell'artista Alberto Garutti, dell'editore Achille Mauri, del "principe dell'oreficeria" Alfredo Ravasco e Francesca Laura Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti e staffetta partigiana.

 

Le parole del Sindaco Sala

«Ci sono cose della storia di Berlusconi che sono discutibili, le ho sottolineate tante volte, ma non si può ignorare che ha lasciato un segno importante». Lo ha detto Giuseppe Sala, sindaco di Milano, in occasione della cerimonia di scoprimento delle lapidi dedicate ai 14 nuovi Benemeriti iscritti nel Famedio al Cimitero Monumentale. Berlusconi «è stato molto amato e molto criticato, questa è una realtà storica - ha continuato - però, il Famedio raccoglie le figure che hanno lasciato un segno importante nella storia di Milano». Quindi, «effettivamente l'iscrizione ci sta», ha concluso.

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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