Sono 184 i primi firmatari, tra accademici, giuristi e costituzionalisti, del Manifesto per il sì al referendum istituzionale, on line da oggi sul sito "Basta un sì". «Dopo anni e anni di sforzi vani - sostiene il manifesto - il Parlamento della XVII legislatura è riuscito a varare con una larga maggioranza - quasi il sessanta per cento dei componenti di ciascuna Camera in ognuna delle sei letture - una riforma costituzionale che affronta efficacemente alcune fra le maggiori emergenze istituzionali del nostro Paese».
Premettendo che la riforma «non stravolge» la Costituzione e che «non c'è forse tutto, ma c'è molto di quel che serve», l'appello elenca i punti di forza del ddl Boschi: il superamento dell'«anacronistico bicameralismo paritario», una differenziazione dei procedimenti legislativi tra Camera e Senato; una razionalizzazione dei poteri delle Regioni; «un potenziamento del sistema delle garanzie»; un riequilibrio dei poteri normativi del governo; una riduzione dei costi della politica.
IL MANIFESTO E L'ELENCO DEI FIRMATARI
Ultimo aggiornamento: 20:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA Premettendo che la riforma «non stravolge» la Costituzione e che «non c'è forse tutto, ma c'è molto di quel che serve», l'appello elenca i punti di forza del ddl Boschi: il superamento dell'«anacronistico bicameralismo paritario», una differenziazione dei procedimenti legislativi tra Camera e Senato; una razionalizzazione dei poteri delle Regioni; «un potenziamento del sistema delle garanzie»; un riequilibrio dei poteri normativi del governo; una riduzione dei costi della politica.
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