Ha aspettato 20 giorni che partisse una mail dal Campidoglio alla Corte dei conti.
Poi alla fine ha fatto un passo indietro. Salta anche Salvatore Tutino. Il giudice contabile che Virginia Raggi aveva di fatto scelto come assessore al Bilancio, tanto che altri componenti della giunta avevano azzardato «sì, è lui il prescelto», se ne va sbattendo la porta. Stanco di essere sulla graticola e di essere il bersaglio di critiche e polemiche del M5S romano, ieri ha spiegato: «Non posso accettare accuse totalmente...