Multe ai dissidenti M5S, Pd all'attacco: subito una legge sui partiti

Martedì 9 Febbraio 2016
Multe ai dissidenti M5S, Pd all'attacco: subito una legge sui partiti
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Subito una legge sui partiti. Ad annunciarlo è il Pd sull'onda del caso del regolamento M5S che prevede multe ai dissidenti da 150mila euro. «I traditori saranno puntiti, conferma il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Per ora espulsioni di massa nel M5S di Roma sulla base di supposizioni e multe da 150 mila euro, poi chissà. Sono linguaggi e strumenti ridicoli, che denotano una cultura fascista. Per questo serve subito una nuova legge sui partiti», dichiara la senatrice Francesa Puglisi, della segreteria nazionale Pd.

«Sull'atteggiamento del Movimento 5 Stelle, c'è qualcosa da dire e cioè: o decide sempre la rete, oppure c'è sempre la libertà di coscienza», ha detto Alessia Morani, deputata del Partito democratico, intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai3, a proposito della posizione di voto, che i grillini, avranno sul ddl Cirinnà. «Grillo ha sempre detto - aggiunge - che loro erano cittadini portavoce dei loro elettori e che si esprimono attraverso dei referendum sul web. Su questo non mi pare che sia stata tenuta questa linea. Quindi l'atteggiamento che ha il Movimento 5 stelle è un atteggiamento schizofrenico e, secondo me, molto speculativo, nel senso che a seconda di come si vuole accarezzare l'opinione pubblica si prende posizione».

«Le sanzioni pecuniarie per chi dissente, proposte nel M5s, oltre a sfiorare il ridicolo credo che confermino l'ineludibile esigenza di procedere senza indugi a discutere e approvare una nuova legge sui partiti in attuazione dell'art. 49 della Costituzione». Così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, contattato per telefono, sostiene che sia «il momento di imprimere una accelerazione e affrontare una discussione che è bene non continuare a rimandare». 

«Capisco che - sostiene Guerini - i grillini si oppongono perchè significa garantire trasparenza alla vita dei partiti, regole per la democrazia interna, garanzie per il pluralismo, libertà di dissentire. Ma è un problema che non riguarda questa o quella forza politica ma 'un pezzò della qualità sostanziale della nostra democrazia». Il Pd, ricorda il vicesegretario, ha presentato un disegno di legge a prima firma proprio di Guerini e «altri ne sono stati depositati e sono in Commissione Affari Costituzionali: è il momento di imprimere una accelerazione». 

«Di Maio continua a giustificare l'ingiustificabile. La solita farsa di chi usa le parole trasparenza e democrazia senza comprenderne appieno il significato e dimostrando che si tratta dell'esatto contrario. Una dittatura, altrove si direbbe», interviene anche Alessia Rotta, responsabile Comunicazione del Pd.

«Forse i 5 stelle con questo 'trucchetto' vogliono far pagare ai loro candidati, trasformati in sudditi, la multa per la mancata presentazione del bilancio - prosegue -, rendendo ancora più chiaro che l'apparenza è soppiantata dalla cieca obbedienza, che risponde al tribunale supremo dalla "santa inquisizione" della Casaleggio e associati».

«I fatti parlano di un partito teleguidato dalla Casaleggio & associati - conclude Alessia Rotta -, che adesso intende anche mettere sotto controllo la vita delle amministrazioni.

Dal Direttorio siamo passati al »dittatorio« composto da volenterosi galoppini dell'utilizzatore finale Casaleggio».

 

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 15:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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