«Euro ed Europa non sono la stessa cosa. Vogliamo semplicemente che gli italiani decidano sulla moneta». Lo ha detto Alessandro Di Battista in un'intervista al giornale tedesco Die Welt dal titolo «Salvate l'Europa dei popoli».
Alla domanda se l'M5s abbia calcolato le conseguenze di un'uscita dell'Italia dall'euro, Di Battista ha risposto di «conoscere le conseguenze della sua introduzione, la caduta del potere d'acquisto, dei salari, della competitività industriale, del disfacimento sociale e della disoccupazione».
Illustrando la natura dei 5 stelle, l'esponente politico ha detto: «Non siamo un movimento antipolitico, né un partito di protesta». Il sostegno «alle piccole e medie imprese» è, per l'esponente dei 5 stelle, la ricetta con cui ritrovare la crescita economica e, in concreto, Di Battista propone «diminuzione delle tasse, banche pubbliche che permettano investimenti per queste imprese e il reddito di cittadinanza».
«Una seria lotta alla corruzione» permetterà di finanziare queste iniziative, ha aggiunto. L'intervista compare al fianco di quella all'ex leader dell'euroscettico Ukip Nigel Farage e si inserisce nel dibattito aperto dal quotidiano tedesco due giorni fa sul futuro dell'Europa. «I nemici dell'Europa sono i tecnocrati», ha detto a proposito Di Battista, «noi vogliamo salvare l'Europa dei popoli perché questa non lo è».
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