Renzi avvia il rimpasto. Migliore e Chiavaroli alla Giustizia. Torna al governo l'Ncd Gentile

Venerdì 29 Gennaio 2016
Renzi avvia il rimpasto. Migliore e Chiavaroli alla Giustizia. Torna al governo l'Ncd Gentile
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Il premier Matteo Renzi avvia il rimpasto di governo atteso da molti mesi e la sua squadra sale da 56 a 64 membri. Con le nuove nomine Renzi ha arricchito così il suo team di un nuovo ministro e sette sottosegretari. I nuovi componenti del governo giureranno domani sera alle 21 a Palazzo Chigi.

Domani il premier indicherà Enrico Costa, deputato di Ncd e attuale viceministro alla Giustizia, al Quirinale come ministro degli Affari regionali, dove fino al 30 gennaio del 2015 sedeva Maria Carmela Lanzetta. Costa potrebbe giurare già domani. Costa avrà anche la delega alla famiglia ed entrerà a far parte della cabina di regia per il Sud. 

Nuovo ingresso anche quello del professore della Bocconi Tommaso Nannicini, nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio. 

Nelle nomine di governo risultano inoltre promossi a viceministro, rispettivamente degli Esteri e dell'Economia, i sottosegretari Mario Giro e Enrico Zanetti. Promossa a viceministro anche Teresa Bellanova, che però si sposta dal ministero del Lavoro (dove fino a oggi era sottosegretario) al ministero dello Sviluppo Economico. Il sottosegretario Simona Vicari, attualmente allo Sviluppo passa invece al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. 

Gennaro Migliore (Pd) e Federica Chiavaroli (Ncd) sono stati poi nominati sottosegretari al ministero della Giustizia. Altri due deputati di Ncd, Antimo Cesaro e Dorina Bianchi, sono stati nominati sottosegretari alla Cultura. Enzo Amendola Pd diventa sottosegretario agli Esteri.

Torna poi al governo il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale di Ncd per la Calabria, che viene nominato sottosegretario allo Sviluppo economico (diventerà viceministro a metà marzo quando Carlo Calenda andrà a Bruxelles come rappresentante italiano). Simona Vicari, senatrice di Ncd e attuale sottosegretario allo Sviluppo economico, passa invece alle Infrastrutture.

Gentile si era dovuto dimettere l'anno scorso da sottosegretario alla Infrastrutture per essere stato coinvolto in una vicenda che lo vedeva accusato di aver fatto pressioni per non far uscire in edicola il quotidiano l'Ora della Calabria per evitare la pubblicazione di un articolo su un'inchiesta della Procura di Cosenza su presunte irregolarità nell'affidamento di incarichi a esterni da parte dell'Azienda sanitaria provinciale in cui era indagato il figlio (la cui posizione è stata poi archiviata).

Il direttore del giornale, Luciano Regolo, aveva raccontato che l'editore, prima della pubblicazione del pezzo, gli aveva chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione un articolo relativo all'indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile. Poi a tarda notte era stato lo stesso stampatore a comunicare l'improvvisa rottura della rotativa che impedirà, di fatto, l'uscita del giornale quel giorno. Gentile, l'editore del giornale e lo stampatore avevano poi sempre negato di aver voluto impedire la pubblicazione dell'articolo.



 
Ultimo aggiornamento: 16:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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