Giachetti, Meloni e Marchini: scintille al confronto tv dalla D'Urso. Raggi diserta di nuovo

Domenica 29 Maggio 2016
Giachetti, Meloni e Marchini: scintille al confronto tv dalla D'Urso. Raggi diserta di nuovo
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Confronto a tre a Domenica Live su Canale Cinque, dove sono andati per farsi intervistare da Barbara D'Urso il candidato del centrosinistra per il Campidoglio Roberto Giachetti (Pd); la candidata Giorgia Meloni (FdI supportata tra gli altri da Noi con Salvini) e il civico Alfio Marchini appoggiato anche da FI.

Assente Virginia Raggi. «La candidata del M5S non ha accettato il nostro invito. La sua poltrona è vuota», ha detto la conduttrice. Critici gli avversari: «Noi dobbiamo rispetto ai romani, una forma di rispetto è confrontarsi, non si può scappare sempre», ha detto Giachetti. «Le avevamo anche detto che se veniva poteva tenere l'auricolare per farsi suggerire risposte dalla Casaleggio», ha rincarato Meloni. 

Prima del confronto televisivo, sono andati in onda video-clip descrittivi dei candidati non presenti, tra cui Stefano Fassina (SI) e, appunto, Virginia Raggi (M5S). «La prima cosa che farei da sindaco? Pulirei Roma - ha detto Meloni -. Roma ha bisogno di essere pulita è un museo trasformato in stalla. Voglio combattere tutte le forme di abusivismo. Vorrei una città in cui si rispettano le regole». «A Roma ci sono 140 mila disabili, molti senza assistenza. La prima cosa che faccio e dare a tutti l'assistenza. Io immagino una città solidale», la posizione di Marchini.

Per Giachetti «'Roma torna Roma' (il suo slogan, ndr) perché voglio che i romani tornino orgogliosi della loro città. Questa città merita di essere riproiettata nel mondo. Serve riorganizzare la macchina amministrativa per aggredire tutti i problemi. Serve potenziare i municipi, con poteri, competenze, soldi e personale». «Questa è una visione vecchia - ribatte Marchini - bisogna ripartire dai quartieri, con i responsabili di quartieri». «Nel tema della governance - ha ribattuto Meloni - bello tutto, ma Roma è la capitale d'Italia, una città complessa governata con gli stessi poteri di un Comune da 1000 abitanti. Serve riconoscerne lo status».

Non sono mancati i battibecchi. «Marchini, noi dobbiamo muoverci dentro il contorno delle norme. I problemi non si risolvono con i responsabili di quartieri. I municipi, che sono grandi città, hanno bisogno di sindaci con poteri», ha detto Giachetti. «Ma in 20 anni non avete fatto nulla...è un piano mai attuato. Chi ha governato in questi anni»?«, ha ribattuto Marchini.
«Anche Alemanno che ti porti appresso», la replica di Giachetti. Frizioni verbali anche tra Meloni e Giachetti in tema di rifiuti. Giachetti è intervenuto mentre Meloni spiegava la sua ricetta per Roma e lei ha replicato: «Tu devi spiegare il programma tuo, non il mio, avete governato 50 anni dai...». «Sei la superwoman....- le parole di Giachetti - Io le spiego le mie cose. Serve la riorganizzazione dell'Ama».

E ancora, tra Meloni e Marchini: 
«Io mi sono candidata perché penso di saper fare meglio di te il sindaco. Io posso essere un ottimo sindaco-mamma - ha affermato la leader di FdI -. Se sono capace o no di fare sindaco non lo decidi né tu, né i poteri forti che rappresenti». «Io ho difeso Giorgia quando qualcuno ha detto che non poteva fare il sindaco perché futura mamma. - ha precisato Marchini - Io dico che secondo me oggi serve qualcuno che ha più capacità gestionali che politiche. Tu sei una politica, serve qualcosa di diverso». «I romani sanno chi sono e io non nascondo la macchina», l'affondo di Meloni. «La mia macchina io l'ho pagata con i miei soldi, ma andate a lavorare!», ha sbottato Marchini.

Scintille al confronto anche sulla gestione degli immobili pubblici. «La prima arma» dell'amministrazione «è il controllo - secondo Giachetti -: ci sono i furbi che vanno buttati fuori e le persone in emergenza sociale. Noi non possiamo trattare nello stesso modo la onlus che si occupa di Sla e, per la mia parta, il circolo del Pd di via dei Giubbonari. Sono due cose diverse. Dobbiamo riportare legalità con determinazione ma dobbiamo anche essere coscienti che nella nostra città il disagio e la fragilità avanzano e servono risorse per assicurare a chi ne ha bisogno la possibilità di vivere in una condizione umana».

«Scusami - è subito intervenuto Marchini - . Io nutro grande simpatia umana per Roberto e penso sia una persona per bene però mentre noi parliamo il Pd deve 900 mila euro al Comune di Roma. È il tuo partito: pagate sto conto! - poi rivolto alla Meloni - Anche tu, con tutto il rispetto . Voi dovete 160 mila euro per Corviale, mi dicono anche che c'è una morosità di 53 mila euro alla Garbatella. Se questa cosa fosse successa a un comuna cittadino, si sarebbe ritrivato equitalia a bussare alla porta. I partiti devono pagare». «Ma di che stai parlando?», la replica della Meloni che si è messa a ridere. «Non solo vogliamo pagare - ha risposto Giachetti - ma se in questo momento non abbiamo pagato è perché ci sono problemi da parte dell'amministrazione comunale. Puoi rivolgerti a Tronca e chiederglielo. E io ho preso posizione pubblica sulla questione, stai ripetendo quello che ho detto».

Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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