Migranti, Gentiloni: «Sulla Libia risorse aggiuntive dalla Ue. Grande attenzione su Niger»

Venerdì 3 Febbraio 2017
Migranti, Gentiloni: «Sulla Libia risorse aggiuntive dalla Ue. Grande attenzione su Niger»
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«Il Consiglio europeo è stato prevalentemente dedicato alle questioni migratorie, la dimensione esterna delle questioni migratorie, penso che le sue conclusioni siano positive e mi auguro diano un contributo positivo allo sforzo che stiamo facendo in Italia». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, parlando in conferenza stampa in una pausa dei lavori del summit informale dell'Ue in corso a Malta.

Il Consiglio europeo ha «molto apprezzato» l'accordo raggiunto dall'Italia con la Libia. «Le conclusioni del vertice sono state positive e mi auguro diano un contributo positivo allo sforzo che stiamo facendo su questo argomento in Italia».

L'accordo con la Libia «è l'apertura di una finestra di opportunità sulla quale l'Italia lavorerà e investirà ma è molto importante che lavori e investa anche l'Ue, e lo farà anche con risorse aggiuntive di cui hanno parlato esplicitamente Juncker e Mogherini». «Ho ripetuto ai colleghi che dobbiamo essere tutti consapevoli che si tratta di una primo passo. Il governo libico riconosciuto a livello internazionale non ha lo stesso controllo di Erdogan, per fare un paragone. Non si può aspettarsi che all'improvviso la situazione cambi», ha aggiunto Gentiloni.

Con l'accordo con la Libia «naturalmente speriamo che si abbiano risultati ma, ripeto, miracoli non se ne fanno. Una migliore gestione e regolazione dei migranti illegali è l'obiettivo per il quale stiamo lavorando, e non solo con l'accordo con la Libia». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa al vertice Ue di Malta.

Su questo tema «bisognerebbe fare di più», ma «il poco o il tanto che si è fatto è stato fatto su iniziativa italiana, di cui dobbiamo essere consapevoli e un pizzico orgogliosi».
Ha detto ancora il premier Paolo Gentiloni a Malta, sottolineando tuttavia che l'accordo con la Libia è stato fatto con «un interlocutore fragile», in un contesto «un po' più complesso che non come un'operazione secca e bilaterale» come avvenuto con la Turchia.


«Noi che siamo promotori, i padroni di casa, cercheremo in tutti i modi di far sì che «le celebrazioni per i 60 anni dei Trattati europei a Roma siano l'occasione, oltre che per ricordare le conquiste e le esperienze dell'Unione, anche per proiettare il ruolo dell'Ue in un contesto così complicato a livello internazionale verso una responsabilità maggiore. Vedremo se saremo capaci di fargliela esercitare», ha aggiunto.

L'accordo con fra Italia e Libia non ha mancato di sollevare critiche.
«Nonostante i leader europei, che si sono riuniti oggi a Malta, abbiano ribadito il loro impegno per la tutela dei diritti dei migranti, questo accordo non prevede specifiche misure di tutela e salvaguardia dei diritti umani. In questo modo centinaia di migliaia di uomini donne e bambini, già in fuga da guerra e persecuzioni, correranno il rischio di perdere la vita e subire nuovi abusi e sofferenze». Così il direttore dei programmi in Italia di Oxfam Alessandro Bechini. Bechini denuncia «l'ipocrisia del vecchio continente sulla politica migratoria nel Mediterraneo», perché «dopo che per una settimana i leader europei si sono dichiarati scandalizzati per le aberranti decisioni prese dall'amministrazione Trump in materia di immigrazione, decidono di fatto di seguire la stessa logica». Nella nota si riferisce inoltre che sono «tantissimi i migranti, anche accolti da Oxfam in Italia, che raccontano di aver subito orribili abusi da parte delle autorità libiche durante i drammatici e lunghissimi viaggi dai paesi di origine verso la Sicilia e l'Italia».

 
Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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