Renzi: «Ora rilanciare l'Europa
La Brexit può essere una occasione»

Lunedì 27 Giugno 2016
Renzi: «Ora rilanciare l'Europa La Brexit può essere una occasione»
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«Quello che si apre domani è un vertice Ue, temo non sarà l'ultimo a occuparsi di questi argomenti, che dovrà essere concentrato non solo sull'uscita della Gran Bretagna ma anche su rilancio dell'Ue, su come impostare una strategia». Lo afferma il premier Matteo Renzi nel corso delle comunicazioni del governo al Senato in vista del Consiglio europeo di martedì, primo vertice dopo il referendum cheha sancito l'adio della Gran Bretagna all'Europa. «Questo è momento per riportare Ue alla sua forte identità, un'Ue che combatte una battaglia di giustizia sociale non solo burocratica», ha aggiunto Renzi.

«Oggi manca la consapevolezza della gravità della situazione: non vorrei che si potesse pensare di far finta di niente o che si possa immaginare un percorso molto lungo in attesa di un altro referendum», ha osservato ancora il premier. «Siamo di fronte a una vicenda storica, chi cercasse oggi di minimizzare o di strumentalizzare ciò che è avvenuto commetterebbe un errore politico. Il voto inglese pesa come un macigno per la storia del'Ue», ha continuato Renzi.

«Rispetteremo quello che decidono i britannici ma l'Europa deve smuoversi perché se si sta un anno ad aspettare perdiamo le sfide con le priorità del nostro tempo», ha detto ancora il premier. «Ciò che è avvenuto nel Regno Unito può essere la più grande occasione per l'Europa se smettiamo di stare sulla difensiva», ha aggiunto. 

«Le ragioni per le quali abbiamo criticato dall'interno le istituzioni Ue cercando di portare il nostro contributo sono rese più forti che mai dalle dinamiche voto inglese», ha sostenuto Renzi. «L'Ue si deve occupare più di questione sociali e meno di questione burocratiche», ha proseguito.

«Se oggi, a dispetto di larga parte delle previsioni, con affluenza straordinaria», ha vinto la Brexit, «tutto possiamo fare tranne che fare finta di niente. Se il popolo vota e altrove si cerca di mettere la pezza su ciò che il popolo ha deciso, si mina il gioco democratico. Serve questa consapevolezza indipendentemente dalle opinioni del singolo», ha detto il premier.

«Non entro qui nel merito dell'articolo 50» che aprirà il negoziato per l'uscita dall'Ue della Gran Bretagna «e sulle regole del gioco. Sono dinamiche che affronteremo in sede europea. Ma l'Italia dice che tutto può fare l'Europa tranne che aprire per un anno una discussione sulle procedure dopo aver discusso un anno sulle trattative. Così si perde di vista il messaggio del referendum» inglese, ha dichiarato ancora Renzi.

«L'Italia farà la sua parte in tutti i format necessari. Il nostro compito è dare una mano, costruire ponti e non muri. Abbiamo dato la nostra adesione non per cercare chissà quale ruolo, ma perché siamo convinti che possa essere di aiuto anche ai nostri amici francesi e tedeschi», ha affermato quindi il premier in vista del vertice a Berlino con Angela Merkel e Francois Hollande. 

Nel pkmeriggio la Camera ha approvato la risoluzione presentata dai capigruppo della maggioranza di governo, con cui si approvano le comunicazioni di Renzi e che impegna il governo a «sollecitare un rapido chiarimento delle implicazioni del referendum britannico, con l'avvio della procedura prevista dall'articolo 50» del Trattato dell'Unione Europea.

Il testo è stato separato per parti separate. Gli impegni al governo sono stati votati oltre che dalla maggioranza anche da Fi, ottenendo così 289 sì, 110 no e sei astenuti. La premessa, che invece dava un giudizio positivo dell'operato del governo, è stata appoggiata dalla sola maggioranza: i sì sono stati 268, i no 129 e sei gli astenuti.

Ultimo aggiornamento: 20:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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