Biotestamento, Grasso: «Gravissimo se non si chiude iter»

Martedì 13 Giugno 2017
Biotestamento, Grasso: «Gravissimo se non si chiude iter»
«Ius soli e testamento biologico sono due delle molte proposte al vaglio del Parlamento che riguardano da vicino la vita di centinaia di migliaia di cittadini. Non vi è dubbio che sarebbe gravissimo non riuscire a portare a compimento il lungo e a volte troppo tortuoso percorso che questi provvedimenti hanno avuto nel corso di questa legislatura». È un passaggio della lettera che il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha inviato all'Associazione Luca Coscioni nel giorno in cui il biotestamento riprende l'iter a Palazzo Madama.

Per Grasso fallire questo percorso «sarebbe davvero un pessimo segnale da parte della politica e delle istituzioni nei confronti di chi attende risposte concrete ai suoi problemi». «L'orizzonte - spiega - rimane quello della fine naturale della legislatura, previsto per il prossimo anno. Qualora dovessero però cambiare le prospettive, le forze politiche non avrebbero comunque alcuna giustificazione. Dal canto mio sono convinto - e l'ho imparato proprio in questi anni, per me nuovi, in Parlamento - che laddove sussista la volontà politica si possano ottenere anche rapidamente i risultati sperati. Per questo ho ribadito pubblicamente e anche nei miei colloqui con i Presidenti delle Commissioni impegnate nell'esame dei testi l'assoluta necessità di non disattendere le speranze dell'opinione pubblica e di procedere rapidamente per poterli portare al più presto all'attenzione dell'Aula».

Grasso è intervenuto su sollecitazione di Carlo Troilo, dirigente dell'Associazione, che lamenta «7 i mesi di rinvii su 16 di discussione parlamentare. Un cammino lungo 491 giorni che rischia il naufragio» soprattutto - viene sottolineato - davanti al pericolo di uno scioglimento anticipato delle Camere. «Si tratta - scrive Troilo - di una buona legge, che darebbe ai malati la certezza del diritto all'autodeterminazione nelle scelte di fine vita ed eviterebbe il ripetersi di vicende come quelle di Welby, Engaro e Nuvoli, che sembrano averci riportati ai tempi bui della Santa Inquisizione». «Lo stesso invito - aggiunge Troilo - lo rivolgo ai capigruppo del Senato e a tutti i senatori: non vi arroccate nella difesa della vita di chi non vuole più vivere. Abbiate pietà di loro, lasciateli andare».

La presa di posizione di Grasso, viene accolta con soddisfazione anche da parte di Marco Cappato, Tesoriere di Associazione Luca Coscioni: «Desidero esprimere la nostra riconoscenza per le parole importanti e l'impegno assunto da parte del Presidente del Senato.
L'interessamento attivo del Presidente Grasso riduce il rischio che un lavoro parlamentare durato oltre un anno sia vanificato dai soliti giochini di palazzo e manovre dilatorie. Tutti i cittadini, ed in particolare le persone malate, si attendono ora una assunzione di responsabilità da parte di un Parlamento finora inaffidabile. L'intervento di Grasso rafforza tale prospettiva».
Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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