No Tav, quattro condanne, ma cade
l'accusa di terrorismo: attivisti esultano

Mercoledì 17 Dicembre 2014
No Tav, quattro condanne, ma cade l'accusa di terrorismo: attivisti esultano
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​Quattro condanne a tre anni e sei mesi sono state inflitti per l'attacco al cantiere di Chiomonte del Tav del 14 maggio 2013. La Corte d'Assise ha però assolto gli imputati dall'accusa di terrorismo. Alla lettura del dispositivo decine di simpatizzanti e attivisti No Tav presenti in aula bunker hanno urlato «libertà» e anche «buffoni». Una donna ha urlato «terroristi siete voi».



I quattro imputati sono stati giudicati colpevoli di porto d'armi da guerra (in relazione all'uso di molotov), danneggiamento seguito da incendio e violenza a pubblico ufficiale. La Corte d'Assise presieduta da Pietro Capello ha però sancito che il reato di terrorismo contestato dalla procura «non sussiste». Delle parti civili solo Ltf ha ottenuto il diritto a un indennizzo, che è stato negato all'Avvocatura dello Stato e a un sindacato di polizia che si era costituito parte civile.



«L'accusa di terrorismo era manifestamente infondata. È una vittoria su tutta la linea».

Così l'avvocato Claudio Novaro, legale dei quattro imputati accusati di terrorismo al processo per l'assalto al cantiere della Tav del maggio 2013, dopo la sentenza della Corte d'Assise di Torino. «Era la pena che auspicavamo - ha aggiunto Novaro - Avevo detto ai miei clienti che sotto i 4 anni sarebbe stata una vittoria». Abbracci e lacrime tra i quattro No Tav alla lettura della sentenza che li ha condannati per l'assalto al cantiere del maggio 2013 assolvendoli però dall'accusa di terrorismo.



Prima di lasciare la cella dell'aula bunker, i quattro hanno stretto a lungo le mani dell'avvocato Claudio Novaro, che ha capeggiato il pool dei legali difensori.

Urla «libertà libertà» hanno accolto dal pubblico nell'aula bunker del carcere di Torino la lettura del dispositivo con cui la corte di assise ha assolto dall'accusa di terrorismo i quattro attivisti No Tav a processo per l'assalto al cantiere della Torino Lione del maggio 2013. I tre sono stati condannati per altri reati a tre anni e mezzo di carcere. Gli attivisti hanno anche scandito altri cori come «buffoni, buffoni».



«Questa sentenza è uno schiaffo alla Procura di Torino e a questi Pm, che usano la giustizia come grimaldello per difendere i poteri forti». Nicoletta Bosio, tra i leader del movimento No Tav, commenta così la decisione della Corte d'Assise di assolvere dall'accusa i quattro imputati per l'assalto al cantiere Tav del maggio 2013.
Ultimo aggiornamento: 13:59

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