Terni, studentessa universitaria violentata da un coinquilino: 25enne pugliese condannato a tre anni

Martedì 6 Febbraio 2024 di Nicoletta Gigli
Terni, studentessa universitaria violentata da un coinquilino: 25enne pugliese condannato a tre anni

TERNI - Ha tentato di violentare la giovane coinquilina e di fronte al no di lei ha cercato di trattenerla causandole delle lesioni.

Quella sera la giovane studentessa umbra, che ha 25 anni e frequentava l’università a Terni, è riuscita a scappare di casa e a dare l’allarme ai carabinieri.

Le indagini dei militari, coordinate dalla procura ternana, sono andate avanti spedite e ieri il gup, Barbara Di Giovannantonio, ha condannato il 25enne di Foggia a tre anni di reclusione per violenza sessuale.

Per lui anche l’interdizione dai pubblici uffici e la condanna a pagare una provvisionale alla vittima della violenza, assistita dall’avvocato Gabriele Fagioli, con liquidazione del danno da stabilire in sede civile.

In aula pm ha chiesto la condanna a quattro anni.

La violenza è andata in scena nel luglio scorso nell’appartamento della periferia le cui stanze vengono affittate a studenti e lavoratori.

La 25enne, che frequentava l’università a Terni e alloggiava in quella casa, ha conosciuto il nuovo vicino di stanza, un coetaneo pugliese che era arrivato in città per lavorare alle dipendenze di un’azienda locale.

Quando sono rimasti soli lui ha iniziato a palpeggiarla e a tentare di baciarla. La ragazza, non senza difficoltà, è riuscita a divincolarsi e a scappare via di casa dando l’allarme ai carabinieri.

Le indagini sono state molto veloci. Subito dopo l’episodio la vittima della violenza è stata sentita con la formula dell’incidente probatorio. Agli atti del fascicolo anche i certificati medici delle lievi lesioni riportate al collo e alle cosce dalla giovane studentessa mentre tentava di sottrarsi alla violenza che non si è consumata solo per il coraggio della ragazza.

Messe insieme le prove necessarie a sostenere l’accusa della procura per l’operaio pugliese, incensurato, è stato disposto il giudizio immediato. I suoi legali hanno chiesto il rito abbreviato e ieri in tribunale c’è stata la prima udienza di fronte al gup, Barbara Di Giovannantonio, che si è chiusa con la condanna a tre anni di reclusione.

Ultimo aggiornamento: 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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