L’intervento chirurgico era in corso. A un certo punto qualcosa va storto in una delle sale operatorie e si vedono fumo, c’è caldo e poi scoppia un principio di incendio. Succede in una delle sale del blocco operatorio cardiovascolare dell’Ospedale San Camillo, uno dei centri d’eccellenza per la cura delle malattie cardiache della Capitale, frequentatissimo da migliaia di pazienti ogni anno.
L’INDAGINE
Il paziente che si è trovato a dover vivere questa particolare esperienza è un ottantenne ancora oggi ricoverato al San Camillo proprio per l’intervento al cuore. Lui è rimasto vittima dell’incendio: ha riportato, secondo i medici, lesioni alla pelle a causa del calore dell’incendio che stava divampando. I danni dermatologici sono ora oggetto di valutazione clinica da parte degli specialisti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia di Stato per effettuare i rilievi: stanno loro cercando di individuare dettagli per ricostruire l’esatta dinamica. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti un corto circuito o un malfunzionamento di uno degli apparati elettronici in funzione della sala. Ma si esclude la pista dolosa. La direzione sanitaria del San Camillo ha voluto, lei per prima, darne notizia e avvisare i familiari dell’anziano. Il blocco operatorio cardiovascolare dell’ospedale è tra i più grandi e attrezzati: conta otto sale operatorie, ed è stato anche questo ad aver permesso in quattro e quattr’otto di poter spostare tutto l’intervento in un’altra stanza già allestita e pronta a proseguire. Il danno è stato così di lieve entità che la stessa sala, già ieri, è tornata in funzione. Comunque, la direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini ha disposto l’avvio di un’inchiesta interna per individuare le cause dell’incidente e collaborare anche al lavoro delle forze dell’ordine.
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GLI OPERATORI
L’immediato intervento degli operatori che si trovavano nella sala operatoria, e che ha poi permesso che la situazione degenerasse è stato notato dalla stessa direzione ospedaliera che, in via ufficiale, «ringrazia tutti i professionisti che sono intervenuti tempestivamente per evitare ulteriori conseguenze». Un encomio, in sostanza, per aver gestito un’emergenza improvvisa durante un’operazione che, di suo, risente di procedure particolari, accurate e professionalità.