Roma, cinese morta: niente carcere per i rom che la derubarono. Uno è già libero

Martedì 28 Febbraio 2017
Roma, cinese morta: niente carcere per i rom che la derubarono. Uno è già libero
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Si è concluso con un patteggiamento il procedimento a carico dei due ventenni accusati di aver derubato Zhang Yao, la studentessa cinese investita da un treno nel tentativo di recuperare la refurtiva. Seferovic Sherif, difeso dall'avvocato Gianluca Nicolini, ha concordato una pena di due anni di reclusione e torna libero dopo un periodo di detenzione domiciliare.

Il secondo imputato, Gianfranco Ramovic, ha invece patteggiato un anno e mezzo di reclusione e resta ai domiciliari.

La vicenda risale allo scorso 5 dicembre, «A fronte di quanto accaduto - ha dichiarato l'avvocato Nicolini - il ragazzo ha tenuto un comportamento corretto, rientrando in Italia e assumendosi le proprie responsabilità di fronte alla giustizia». Entrambi gli imputati, residenti nel campo nomadi di via Salviati, sono accusati di furto con strappo.
 

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 11:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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