«Ho rotto un femore a una vecchia per allenarmi»: a Milano arrestato primario per tangenti e lesioni

Giovedì 23 Marzo 2017
«Ho rotto un femore a una vecchia per allenarmi»: a Milano arrestato primario per tangenti e lesioni
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«Eh l'ho rotto (...) gli ho fatto la via d'accesso bikini (...) per allenarmi (...) oggi ho fatto una vecchietta per allenarmi no!».
Così, intercettato, il primario di ortopedia dell'ospedale Gaetano Pini, Norberto Confalonieri, arrestato per corruzione e turbativa d'asta e indagato per lesioni, parlava di aver
«provocato la rottura di un femore ad un'anziana paziente 78enne, operata» nel pubblico, come si legge nell'ordinanza, « suo dire per 'allenarsì con la tecnica d'accesso anteriore 'bikini'» in vista di un «intervento privato»

Il primario è stato arrestato (ai domiciliari) dal Nucleo di Polizia tributaria della Gdf, su disposizione del gip Teresa De Pascale nell'inchiesta dei pm Eugenio Fusco e Letizia Mannella. Secondo l'accusa, avrebbe sponsorizzato l'acquisto di protesi e in cambio avrebbe ottenuto soldi e inviti a convegni e programmi tv per i suoi rapporti con dipendenti delle aziende Johnson & Johnson e B. Braun.

Il professor Confalonieri, che compariva spesso in programmi televisivi e responsabile del Dipartimento di 'ortotraumatologia generale e chirurgie ortopediche specialistichè del Gaetano Pini di Milano, è stato posto agli arresti domiciliari. Nell'ambito dell'inchiesta, tra l'altro, sono state emesse dal gip, su richiesta dei pm Fusco e Mannella, anche alcune misure interdittive, tra cui quelle nei confronti di quattro dipendenti di due multinazionali farmaceutiche, Johnson & Johnson e B. Braun.


Gli inquirenti milanesi stanno facendo accertamenti sui danni fisici subiti da almeno tre o quattro persone (al vaglio, però, ci sono anche altri casi) che sono state operate, soprattutto per protesi alle ginocchia, con la tecnica della «navigazione chirurgica computerizzata» alla casa di cura San Camillo di Milano, dove il medico faceva interventi in regime privato. Stando alle indagini, poi, alcuni pazienti, viste le complicazioni dopo gli interventi al San Camillo, sarebbero stati operati al Pini in regime pubblico.

Per quanto riguarda le imputazioni che hanno portato all'arresto, invece, a Confalonieri viene contestato di aver favorito nelle forniture al Pini due multinazionali che producono protesi in cambio anche di viaggi all'estero pagati per lui e la sua famiglia e di 'ospitate' in programmi televisivi.

Stando alle indagini della Gdf e dei pm milanesi, infatti, Confalonieri avrebbe 'spinto', anche in casi in cui non era necessario, nell'utilizzo della tecnica delle protesi con «navigazione computerizzata». Tecnica di cui parla anche nel suo sito online, dove si legge che la 'navigazione chirurgica computerizzata' «permette al chirurgo di conoscere, durante una procedura chirurgica, dati precisi, visivi e numerici, sul suo operato. In Ortopedia - è scritto nel sito - la navigazione può essere utilizzata in diversi campi: protesi totali dell'anca, del ginocchio, ricostruzione del legamento crociato anteriore, vari tipi di osteosintesi per fratture di femore e di bacino, complesse osteotomie di bacino e in chirurgia della colonna».

Nell'ambito, invece, delle presunte «utilità» avute in cambio delle forniture di protesi fatte ottenere alle due multinazionali, Johnson&Johnson e B. Braun, gli inquirenti contestano al primario del Pini di aver incassato soldi, attraverso consulenze, oltre al pagamento di viaggi e alle 'ospitatè in tv che sarebbero derivate sempre dalla sua attività di 'promozionè delle protesi.
Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 15:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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