Latina, operaio morto folgorato alla Plasmon
Sei persone finiscono sotto processo

Mercoledì 10 Febbraio 2016 di Marco Cusumano
Latina, operaio morto folgorato alla Plasmon Sei persone finiscono sotto processo
Tutti a giudizio gli indagati per la morte di Massimo Bigonzi, l’operaio rimasto folgorato il 26 ottobre 2012 mentre sostituiva una lampada al neon nello stabilimento Plasmon di Latina. Immediatamente dopo il grave incidente si capì che la sicurezza all’interno dello stabilimento presentava delle falle enormi. E ora, al termine di una complessa indagine affidata al procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, la giustizia presenta il conto.

Il processo inizierà il 9 novembre davanti al giudice Nicola Iansiti, ieri mattina c’è stato il rinvio a giudizio disposto dal gup Mara Mattioli. Sotto accusa Augusto Delle Chiaie, amministratore della “Coelme srl” e datore di lavoro della vittima; Stefano Clini, amministratore delegato della “Heinz Italia spa”; Lledo Albisu Itziar, delegato da Clini per lo stabilimento di Latina; Davide Spinazzi, direttore dello stabilimento di Latina; Claudio Molteni, responsabile della manutenzione; Sante Galeani, verificatore dell’impianto di messa a terra nella sede di Latina.
Secondo l’accusa tutti gli imputati, seppur con ruoli e responsabilità diverse, hanno «determinato una serie di antecedenti causali necessari all’infortunio mortale occorso a Massimo Bigonzi».
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