Roma, tre detenuti evasi dal carcere di Rebibbia, caccia ai fuggitivi: c'è anche un condannato per omicidio

Giovedì 27 Ottobre 2016
Roma, tre detenuti evasi dal carcere di Rebibbia, caccia ai fuggitivi: c'è anche un condannato per omicidio
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Tre detenuti sono evasi stanotte dal carcere di Rebibbia. Uno dei tre evasi era in carcere per omicidio e avrebbe finito di scontare la pena nel 2041. Gli altri due evasi erano stati condannati uno per tentato omicidio e l'altro per sfruttamento della prostituzione. A quanto sembra i detenuti sarebbero tre uomini di nazionalità albanese. Il personale mentre effettuava i controlli di routine ha notato un lenzuolo appeso al muro di cinta - garitta 3 lato Tiburtina- lo stesso posto dove già evasero altri detenuti. 
Stanotte sono stati portati nel carcere di Rebibbia anche i detenuti del carcere di Camerino colpito dal terremoto.
 

 


Gli evasi Si tratta, spiega una nota del Dap, di Basho Tesi, 35 anni, ergastolano; Pere Ilir, 40 anni, definitivo con fine pena 2041; Hasanbelli Mikel, 38 anni, definitivo con fine pena 2020.
I tre erano assegnati al reparto G9, circuito media sicurezza. «Dai primi accertamenti i sistemi di allarme combinati erano funzionanti», precisa il Dap. «Si stanno espletando approfondite verifiche sui compiti di controllo della sicurezza interna individualmente assegnati - continua il Dap -, nonché sulla legittimità del provvedimento di trasferimento intra regionale di uno degli evasi, adottato da un funzionario del Provveditorato regionale.


La triplice evasione  si è verificata stamattina tra le 6 e le 6.15. I tre, da quanto è possibile ricostruire, sono fuggiti segando le sbarre della cella, che si trova al piano terra della struttura carceraria, e hanno appeso una maglietta per coprire il varco realizzato nell'inferriata. Nei letti avevano sistemato delle sagome di cartone per aggirare i controlli. Quindi hanno raggiunto il muro di cinta e si sono calati con delle lenzuola annodate tra loro e con dei bastoni, probabilmente dei manici di scopa.
Uno dei tre evasi, precedentemente ristretto nella casa circondariale di Paola, dove aveva già tentato un'evasione, era stato trasferito, con provvedimento dell'Amministrazione centrale, a Viterbo, per motivi di sicurezza. Da qui era stato quindi assegnato a Rebibbia con provvedimento di trasferimento intra regionale». Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria è alla ricerca degli evasi. Il Capo del Dap Santi Consolo si è recato all'istituto di Rebibbia.

E' caccia, con controlli e posti di blocco, ai tre detenut evasi. Al vaglio in queste ore le immagini delle telecamere di videosorveglianza del carcere per acquisire elementi utili sull'abbigliamento dei fuggitivi e sulla dinamica della fuga. Da accertare anche se sono andati via a piedi o se c'era qualche complice ad attenderli all'esterno.

Ultimo aggiornamento: 20:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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