Dossier Consip, il capitano del Noe Scafarto: «Woodcock mi chiese un capitolo sugli 007»

Giovedì 11 Maggio 2017 di Valentina Errante e Sara Menafra
Dossier Consip, il capitano del Noe Scafarto: «Woodcock mi chiese un capitolo sugli 007»
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ROMA Ammette tutti gli errori, anche se dice di non poterli spiegare. In otto pagine che sintetizzano un interrogatorio durato cinque ore, il capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, ex titolare dell'inchiesta sui legami tra papà Renzi e i vertici di Consip, ora accusato di aver falsificato l'informativa principale dell'indagine, somma ammissione ad ammissione e non dimentica di indirizzare le scuse per gli errori fatti al pm Henry Woodcock. A far discutere, però, rischia di essere soprattutto la frase in cui spiega di aver deciso di fare un capitolo «specifico» sui servizi segreti, sulla base dell'indicazione del pm. Una scelta probabilmente legata alla necessità di isolare la parte più delicata dell'indagine, anche per omissarla o stralciarla, ma dalle parti dei Pd già monta la polemica ed è possibile che sul punto la procura di Roma faccia ulteriori accertamenti e convochi anche il pm napoletano.

IL CAPITOLO SUGLI 007
«La necessità di compilare un capitolo specifico, inerente al coinvolgimento di personaggi legati ai servizi segreti, fu a me rappresentata come utile direttamente dal dottor Woodcock che mi disse testualmente: al posto vostro farei un capitolo autonomo su queste vicende, che io condivisi», si legge nel verbale. Probabilmente una necessità organizzativa. Le verifiche sul contenuto dell'informativa da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno poi dimostrato che proprio quel capitolo, il 17, contiene la maggior parte delle incongruenze e imprecisioni, consegnate alle procure di Napoli e Roma. Alcune, secondo i pm della Capitale, intenzionali: dal presunto agente dei servizi che avrebbe avuto un appuntamento con Romeo, poi rivelatosi un suo dipendente, ad un altro apparente 007 che, secondo l'informativa, seguiva gli investigatori (era in realtà un passante). «Mi scuso per gli errori da attribuire alla fretta di completare l'informativa», dice ancora Scafarto a verbale. Ma non ha convinto. Nel corso dell'interrogatorio, il procuratore Giuseppe Pignatone, l'aggiunto Paolo Ielo e il pm Mario Palazzi gli hanno chiesto anche conto di una frase in cui Italo Bocchino direbbe: «Il generale Parente è stato nominato all'Aisi da Tiziano Renzi», mentre la frase realmente pronunciata è: «L'ha nominato Renzi», come effettivamente avviene per tutte le nomine ai vertici dei servizi.

L'ERRORE SU TIZIANO
A proposito della frase su un incontro con Tiziano Renzi, che nella sua informativa è attribuita ad Alfredo Romeo (mentre a pronunciarla sarebbe stato l'ex parlamentare Italo Bocchino) dice senza incertezze: «La discrasia non è contestabile ma escludo di aver avuto nella redazione dell'informativa consapevolezza di essa», dice. E spiega di aver riflettuto a lungo sulla ragione di quell'errore: «Ho cercato di darmi spiegazioni - precisa ancora a verbale - e posso pensare di aver avuto solo una prima versione del file, relativa al sunto, e di avere utilizzato questa per la redazione dell'informativa. Era un periodo di forte lavoro, che era spasmodico, legato alla necessità di chiudere l'atto prima della prima decade di gennaio, quando era in programma un incontro tra la procura di Roma e Napoli».

Nel verbale ha parlato anche del metodo d'indagine: «In considerazione delle tecniche di comunicazione dei protagonisti i quali spesso bisbigliavano e accendevano la tv avevamo deciso di ascoltare i file tre volte: un primo ascolto per redigere il sunto, un secondo da parte di un altro operante che verificava il contenuto e un terzo affidato ad un maresciallo che definiva il brogliaccio». Ieri intanto, il procuratore reggente di Napoli, Nunzio Fragliasso ha deciso di diffondere una nota che smentisce, almeno parzialmente, un precedente comunicato, subito successivo all'apertura delle indagini su Scafarto da parte della procura di Roma: «Non ci siamo mai pronunciati sulla conferma o meno della fiducia al comando dei carabinieri del Noe».
Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 14:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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