Puglia, frontale tra due treni: a bordo pendolari e studenti, 27 morti e 50 feriti

Martedì 12 Luglio 2016
Puglia, frontale tra due treni: a bordo pendolari e studenti, 27 morti e 50 feriti
12

Drammatico scontro frontale tra due treni stamattina sulla linea a binario unico tra Corato e Andria, nel Tavoliere pugliese.

Ventisette i morti recuperati finora tra i rottami, mentre i feriti sono oltre cinquanta. «Una tragedia inammissibile», per il capo dello Stato Sergio Mattarella. «Vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto», auspica il premier Matteo Renzi, che in serata è volato in Puglia. Tanti i messaggi di solidarietà dall'estero, da Papa Francesco a Vladimir Putin. La procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti. 
 

SCONTRO A 100 ALL'ORA - L'incidente poco dopo le 11, al chilometro 51 della linea gestita dalla società privata Ferrotramviaria. Uno dei due convogli era partito da Corato diretto ad Andria e l'altro, viceversa, proveniva da Andria e andava in direzione Corato. A bordo solitamente ci sono, oltre a pendolari e studenti, anche molti passeggeri che devono raggiungere l'aeroporto di Bari Palese. L'impatto tra i treni, che viaggiavano ad una velocità di 100-110 km all'ora, è violentissimo. I vagoni vengono letteralmente sbriciolati, pezzi di lamiere volano per decine di metri tra gli ulivi della campagna pugliese, ai lati dei binari. Uno dei treni ha soltanto due vagoni rimasti pressoché intatti; l'altro solo l'ultimo, quello di coda. Sul terreno restano morti e feriti.




SCENA DA DISASTRO AEREO - Interviene immediatamente un elicottero dei vigili del fuoco. Sul posto anche carabinieri e personale del 118. La scena è raccapricciante. Le urla dei feriti, i corpi dilaniati. «È un disastro come se fosse caduto un aereo!», commenta il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli. Per tutta la giornata i soccorritori si affannano a recuperare le vittime ed a mettere in salvo i feriti. Tra di loro anche bambini. Un appello viene lanciato dalla Asl: c'è bisogno di sangue. Nella collisione uno dei due macchinisti è morto mentre non si hanno, al momento, notizie della sorte del collega che era sull'altro convoglio. 





Sarebbe vivo, anche se gravemente ferito, uno dei due macchinisti dei treni. Lo si apprende da fonti degli inquirenti, che confermano invece che l'altro macchinista sarebbe morto nell'impatto. A lui, infatti, apparterrebbero alcuni resti umani - in particolare una gamba e una mano - recuperati tra le lamiere della locomotrice del convoglio proveniente da Bari. Non si conosce, invece, la sorte dei due capotreni: non si sa, infatti, in quale carrozza si trovassero al momento dell'impatto.

GUASTO O ERRORE UMANO? APERTA INCHIESTA - E si apre la caccia alle responsabilità. Guasto tecnico o errore umano? Sotto accusa viene messa la linea unica. Ma il Pm di Trani, Francesco Giannella, che dirige l'inchiesta, ha detto che «apparentemente abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale». In ogni caso, per ora non c'è alcun indagato. E c'è chi punta il dito contro la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria: in quella tratta, infatti, viene ancora usato il cosiddetto 'blocco telefonicò, cioè la comunicazione telefonica del via libera sul binario unico. «Uno dei due treni è di troppo, quale lo chiarirà l'inchiesta», ha detto da parte sua il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti. I due convogli, ha aggiunto, «erano ultramoderni, uno del 2005 e l'altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti». Una commissione di indagine è stata annunciata dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, giunto sul posto. E sull'incidente indaga anche la procura di Trani con il procuratore aggiunto Francesco Giannella. A fare i rilievi sarà la Polfer.

Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci