Continua a restituire resti di Elena Ceste il fango del rio Mersa, il canale di scolo in località Motta dove lo scorso 18 ottobre è stato trovato il cadavere in avanzato stato di decomposizione della donna.
Nel corso del sopralluogo, l'ennesimo, effettuato oggi sul luogo del ritrovamento sono state trovate altre ossa della donna, che era scomparsa da casa il 24 gennaio, e alcuni denti. Al sopralluogo era presente il medico legale Francesco Romanazzi, i vigili del fuoco e i carabinieri che effettuano le indagini coordinati dalla Procura di Asti.
«Sarà difficile dimostrare come è morta Elena Ceste».
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Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 12:25
Nel corso del sopralluogo, l'ennesimo, effettuato oggi sul luogo del ritrovamento sono state trovate altre ossa della donna, che era scomparsa da casa il 24 gennaio, e alcuni denti. Al sopralluogo era presente il medico legale Francesco Romanazzi, i vigili del fuoco e i carabinieri che effettuano le indagini coordinati dalla Procura di Asti.
«Sarà difficile dimostrare come è morta Elena Ceste».
Lo sostengono gli avvocati della famiglia della donna, Debora Abbate Zaro e Carlo Tabbia, del foro di Torino. La famiglia, attraverso i propri legali, ha nominato il medico legale Roberto Testi consulente di parte. «Probabilmente - hanno detto gli avvocati - sarà più semplice escludere alcune cause piuttosto che affermare con certezza in che modo sia morta».
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