Virgilio, Rutelli: «Mia figlia cambiò liceo, mi disse che c'era "la stanza degli spinelli"». E il questore invia i cani antidroga

Lunedì 20 Novembre 2017
Rutelli (ansa)
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«Mia figlia mi chiese di andare via dal Virgilio: è successo 10 anni fa, c'era un'occupazione al liceo, nei primissimi giorno di scuola, mi disse che c'era «la stanza delle canne», mi disse 'Non mi piace'». Così Francesco Rutelli stamani a Omnibus su La7 dove si è parlato del caso del liceo romano finito nella bufera.

«Era una ragazzina, con la sua solidità e la sua fragilità, ha voluto andarsene e l'abbiamo iscritta in un'altra scuola -ha detto Rutelli- È una battaglia anche questa, una battaglia che fanno presidi determinati ma che non debbono farsi mettere piedi in testa da ragazzi viziati, arroganti, violenti». «La funzione dell'educazione è anche formare e stare in un percorso», ha concluso.

Nel pomeriggio di oggi si è tenuto un incontro, disposto dal Questore Guido Marino d'intesa con il Prefetto ed il Comandante Provinciale dell'Arma dei carabinieri Antonio De Vita, per mettere a punto una strategia condivisa, tesa a garantire il regolare svolgimento delle lezioni al Virgilio.

All'incontro, a cui erano presenti la preside Carla Alfano e numerosi docenti, non sono emersi «elementi che facciano pensare a traffici di droga né, tantomeno, atteggiamenti violenti ed intimidatori da parte degli studenti», fa sapere la Questura di Roma in una nota.

«Non si può trascurare tuttavia - prosegue la nota - come sia presente, secondo quanto riferito, una serie di problematiche che devono investire, in prima battuta la funzione educativa della scuola e, solo in un secondo livello, la funzione di Polizia. Allo scopo sono stati già suggeriti alcuni correttivi a carattere strutturale, di tipo educativo, mentre nei prossimi giorni le forze dell'ordine opereranno in due direzioni: quella del presidio, anche con unità cinofile, all'esterno del plesso scolastico ma anche quello di un più incisivo dialogo con gli studenti. Proprio il dialogo con questi ultimi infatti aveva consentito, poco meno di un mese fa, la liberazione, senza alcun utilizzo della forza pubblica, del liceo Virgilio, a circa 48 ore dalla richiesta di sgombero della dirigenza scolastica. Incontri di questo tipo proseguiranno nei prossimi giorni nella convinzione comune che la soluzione ai problemi, così come sono stati correttamente ridimensionati ed inquadrati, spetti alla scuola con un supporto esterno m attento da parte delle forze dell'ordine».


Sul fronte genitori, la richiesta è quella di attenuare i toni e «ricostruire un clima di dialogo». Uno di loro spiega: «Abbiamo apprezzato l'intervento della Fedeli, il suo appello al dialogo. La linea è abbracciata anche dai rappresentanti dei genitori in consiglio di istituto che ieri hanno scritto una lettera aperta per tornare a occuparsi dei problemi della scuola. Ora vogliamo stare in silenzio stampa per ricostruire un clima di dialogo». 

Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 00:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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