Durante i colloqui di lavoro faceva fare il "test della tazza di caffè" ai candidati: accusato sui social il direttore di un'azienda australiana.
Il test al centro delle polemiche
È stato accusato di fare «giochi mentali» durante i colloqui di lavoro Trent Innes, chief growth officer dell'azienda australiana SiteMinder.
Come funziona
Durante i colloqui, come emerge dal podcast, l'ex amministratore delegato portava sempre i candidati a fare una passeggiata in cucina per offrire loro acqua, caffè, una tazza di tè o una bibita. Tutto normale, se non fosse che Innes poi assumeva solo le persone che si erano offerte di riportare le tazze in cucina alla fine del colloquio. «Puoi sviluppare abilità, acquisire conoscenze e acquisire esperienza, ma tutto dipende dall'atteggiamento», aveva detto Innes a Photios, spiegando perché un compito così minore fosse così importante per lui.
La rabbia sui social
A distanza di anni, l'episodio del podcast è riemerso sui social media, con condivisioni sia su TikTok che su Reddit, con alcuni utenti che affermano che la strategia di Innes è manipolativa: «Mi sembra strano lavarsi la tazza durante un colloquio quando sei ospite lì. Probabilmente chiederei semplicemente cosa vogliono che io faccia con la tazza», dice un utente. «Buono a sapersi. Se un datore di lavoro gioca a giochi mentali come questo, per me è un segnale di allarme immediato. Concludo il colloquio proprio lì», ha commentato un altro. «Quindi non comunica i suoi bisogni e punisce le persone che non gli leggono la mente? Sembra un capo di m***a», risponde un altro utente.
Anche se il metodo di assunzione di Innes sembra innocuo, gli utenti dei social ritengono sia indice di una cultura del lavoro tossica.