Roma, dipendente Asl si finge cieca ma può guidare: condannata a risarcire l'azienda dell'indennità

Domenica 29 Maggio 2016 di Michela Allegri
Roma, dipendente Asl si finge cieca ma può guidare: condannata a risarcire l'azienda dell'indennità
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Sulla carta risultava praticamente cieca, tanto da avere i documenti in regola per percepire l'indennità da ipovedente e per ottenere uno sconto sull'orario di lavoro. Peccato che, quando abbandonava la postazione da centralinista nella Asl Roma H, Giovanna Gentili salisse a bordo della sua minicar, sfrecciasse per la città e andasse anche a fare la spesa al supermercato, guardando da un lato e dall'altro della strada prima di attraversare. Tutto questo, senza tentennamenti e, soprattutto, senza la minima assistenza. Per i magistrati contabili, la donna, per 6 anni, avrebbe «simulato un grave deficit visivo in realtà inesistente». Ora dovrà restituire tutti i soldi ottenuti mentendo. I giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Lazio hanno infatti condannato la dipendente infedele a risarcire la Asl che ha sede ad Albano Laziale, restituendo 5.944 euro indebitamente intascati, più interessi e spese processuali. Si legge nella sentenza scritta dal collegio presieduto da Ivan De Musso.
Ultimo aggiornamento: 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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