Perde la gamba dopo l'attacco di uno squalo, Matteo Mariotti contro la Lucarelli: «Odio contro di me dopo il suo post»

Venerdì 5 Gennaio 2024
Matteo Mariotti ferito da uno squalo si scaglia contro la Lucarelli: «Odio contro di me dopo il suo post»

Subirà un altro intervento chirurgico all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna Matteo Mariotti, il ventenne originario di Parma che il 9 dicembre in Australia è stato attaccato da uno squalo e ha perso una gamba sotto il ginocchio. Matteo è fiducioso rispetto al suo recupero, si augura di riprendere presto a camminare, grazie all'uso di una protesi, ma durante il punto stampa organizzato questa mattina all'ospedale bolognese non nasconde il suo grande rammarico per la campagna di odio che gli è stata scatenata contro: «Molti mi hanno sostenuto, la mia famiglia, i miei migliori amici e tanti sconosciuti che mi hanno trasmesso amore e li voglio ringraziare - racconta - Purtroppo c'è stato anche odio nei miei confronti, sono state dette cose false, in modo ingiusto, è successo per una raccolta fondi che hanno lanciato i miei amici destinata a me, per la mia vita futura in cui avrò bisogno di aiuto.

Mi è stato detto che sono un truffatore, la mia unica colpa è di essere sopravvissuto».

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Lo scontro con la Lucarelli

A una cronista che lo incalza sulle critiche a lui indirizzate da Selvaggia Lucarelli, Matteo risponde: «Selvaggia, hai proprio fatto un grande errore con me, il male che mi hai fatto non lo puoi nemmeno immaginare, tu paragonata a uno squalo sei più pericolosa». È molto scosso emotivamente dalla campagna di odio sui social: «Io non ho colpa di nulla, non ho fatto io la raccolta, non ho mai fatto male ad animali, anzi sono un amante degli animali, mi si sono scagliati contro anche gli animalisti; è un odio che non accetto, è stata più dura lottare contro questa persona che la lotta contro uno squalo».

La protesi

Poi ci tiene a rivolgersi ai suoi coetanei: «Non date nulla per scontato, siamo vivi, cercate di esseri felici, vivete la vostra vita come volete e cercate di far del bene; purtroppo ci sono persone tristi e vuote che vivono sul male altrui». Dal punto di vista sanitario, il percorso è lungo ma le prospettive sono buone. «Ora subirà un primo intervento, servirà qualche settimana per farlo guarire poi procederemo con la protesi - spiega Cesare Faldini, professore ordinario di Ortopedia all'Università di Bologna e direttore Clinica ortopedica I del Rizzoli - Bisogna intervenire per modellare la parte dell'arto rimasta, farà una protesi immediata che costruiamo qui in istituto e gli permetterà di compiere i primi passi, poi farà la protesi temporanea e la definitiva. Dobbiamo salvargli il ginocchio e lo gestiremo nei prossimi mesi». Il sogno di Matteo è di riprendere a fare tutti i suoi sport preferiti e tornare un giorno in Australia. «Stiamo cercando di mettere in pausa il mio secondo anno di visto - spiega - Spero di poterci tornare. Amo l'Australia».

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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