VENEZIA - La grandine che nelle ultime ore ha colpito a macchia di leopardo le campagne del Nord, dal Veneto all'Emilia, dalla Lombardia al Piemonte, ha fatto una vera strage di coltivazioni, dal mais all'erba medica, dalla frutta alla verdura con allagamenti e alberi divelti. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti. «La grandine è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché - sottolinea la Coldiretti - provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, con effetti economici ed occupazionali. Al termine delle grandinate i campi sembrava fossero coperti da una distesa di neve fuori stagione con l'erba medica necessaria per l'alimentazione degli animali rasa completamente al suolo e le pianticelle di mais divelte». Pesanti gli effetti sull'agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili, conclude la Coldiretti, «diventa sempre più importante il crescente ricorso all'assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio».
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