Anna Scala, la donna uccisa dall'ex compagno Salvatore Ferraiuolo a Piano di Sorrento, era stata aggredita per ben due volte dall'uomo, che la aveva anche minacciata di morte se non avesse ritirato le denunce contro di lui. È quanto emerge dal provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Torre Annunziata nei confronti del killer, che ha confessato il delitto.
Un omicidio compiuto con «inaudita ferocia» e «in spregio del rapporto sentimentale che legava la vittima e l'indagato»: Anna Scala è stata accoltellata a morte dal 54enne Salvatore Ferraiuolo e trovata senza vita nel bagagliaio di un'auto giovedì scorso 17 agosto.
Anna Scala, la dinamica dell'omicidio
Armato di coltello, Ferraiuolo ha atteso per oltre un'ora la ex per ucciderla.
I testimoni e il pericolo di fuga
I pm, nel decreto, sottolineano la sussistenza del pericolo di fuga e anche importanti testimonianze: quelle rese dall'amica a casa della quale la vittima si trovata il 24 luglio quando Ferraiuolo l'ha picchiata, e le dichiarazioni dei carabinieri di Massa Lubrense e di un sottotenente della polizia locale. Poi ci sono anche le testimonianze di chi ha visto l'assassino - vestito di nero e con un coltello in mano - fuggire a piedi dal garage dove c'era la macchina della vittima con il suo corpo nel bagagliaio. E anche le immagini del sistema di videosorveglianza comunale che ha ripreso Ferraiuolo mentre scappava in sella a uno scooter. Al pm che l'ha interrogato dopo la cattura, Ferraiuolo ha confessato di essersi procurato il coltello e di avere atteso Anna Scala per oltre un'ora prima di ucciderla.