Le acque del Ramostorto Battistella sono contaminate da materiale di natura organica:

Mercoledì 13 Agosto 2014
Le acque del Ramostorto Battistella sono contaminate da materiale di natura organica: saranno gli esiti degli ulteriori controlli a dire se sarà necessario prendere specifici provvedimenti. Il Dipartimento Arpav di Rovigo ha comunicato ieri al sindaco, all'assessore all'Ambiente e ai responsabili dell'Ufficio tecnico di Lendinara quanto emerso dai campionamenti effettuati nel canale irriguo in zona Conta Treponti il 2 agosto, giorno in cui è comparso il liquido nero e maleodorante ed è stata riscontrata la morìa di pesci. In via precauzionale il sindaco ieri ha vietato l'uso dell'acqua su frutta e verdura da consumare cruda.
«Le analisi hanno confermato la presenza di una significativa contaminazione delle acque di natura organica con valori elevati in particolare di carica batterica di tipo fecale, azoto ammoniacale, Cod (Chemical oxygen demand, uno dei parametri per misurare il tenore di sostanze organiche presenti nell'acqua, ndr)», spiega l'Arpav. Letame, in pratica. L'agenzia ha effettuato il 7 agosto altri prelievi d'acqua (di cui si attendono gli esiti) negli stessi punti dello scolo Ramostorto Battistella, per monitorare l'evoluzione dello stato ambientale. «Il fenomeno potrebbe essere dovuto a scarichi fognari civili o anche a sostanze utilizzate per concimare i campi: alcuni hanno pensato subito alla centrale a biomasse, ma va detto che alcune analisi fatte a monte della centrale mostrano valori anche più marcati - spiega il sindaco Luigi Viaro - A causare problemi non è stata la presenza di queste sostanze, ma la loro alta concentrazione. Aspettiamo i risultati delle analisi fatte nei giorni successivi per capire se sarà necessario prendere provvedimenti».
Il sindaco aggiunge che nel frattempo bisognerà pensare alla convenzione tra Comune e Biopower, che sarà preparata dalla Giunta e dagli uffici per poi passare al vaglio del Tavolo Ambientale e del Consiglio comunale, e che scriverà alla Regione.
«Chiederò all'ente che ha autorizzato l'insediamento dell'impianto a biomasse di fare chiarezza sul digestato e sulle emissioni - conclude Viaro - Il digestato è considerato rifiuto oppure no? Su questi temi ci sono troppi dubbi da risolvere, la Regione deve mettermi in condizione di poter gestire queste situazioni».
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