Studenti supertecnologici al Galilei Ora arriva anche il drone-sommelier

Venerdì 1 Agosto 2014
Arriva il drone sommelier, un maggiordomo volante in grado di versare la grappa di Cartizze direttamente nei bicchieri degli ospiti, comodamente seduti al ristorante. «Un mini drone progettato e costruito dagli studenti per versare la grappa nella giusta quantità (3 cc) e alla temperatura ideale (leggermente preriscaldata) - racconta il professore Daniele Pauletto, docente di elettronica e telecomunicazione all'Ipsia Galilei Galilei - ma gli utilizzi dei droni sono multipli, e ne stanno nascendo sempre più». Non solo droni fotoreporter o video maker, che rappresentano le applicazioni tradizionali, ma anche droni «badanti», che seguono e sorvegliano attraverso dei sensori i propri padroni, anche a quattro zampe (droni «dogsitter»), ai droni postini, che trasportano a domicilio medicinali o merci, con costi che scendono ad 1/10 rispetto al trasporto su gomma, ai droni guide-turistiche ( grazie all'inserimento della funzione audio), fino ai droni che eseguono le pulizie.
E ieri mattina, per incentivare gli studenti dell'Ipsia nella loro attività di sperimentazione, l'Arca cittadina ha donato al team del professor Pauletto un aereo-drone, che supera per caratteristiche tecniche i droni tradizionali. Un apparecchio di ultima generazione che gli studenti dell'Ipsia avranno il privilegio di sperimentare tra i primi in italia, prodotto negli Stati Uniti ed in vendita solo da luglio. Leggerissimo, perché composto principalmente da polistirolo, ha 6 motori, un raggio di spostamento di 1 km e mezzo e un consumo pari ai motori a gpl. Il costo? 600 dollari (circa 450 euro).
«Un dono per premiare l'attività del professor Pauletto nel campo delle nuove tecnologie e far decollare nuove idee - ha dichiarato Flavio Ballan, presidente della CNA cittadina, che ha appena lanciato un nuovo progetto per mettere in contatto studenti e imprese. Partirà a settembre e si chiama Business Hub.
«Dodici imprese hanno già aderito al progetto, partiranno tirocini finanziati dal fondo sociale europeo che faranno entrare gli studenti nel mondo operativo - chiarisce Ballan - e colmeranno il gap tecnologico di molte piccole imprese del territorio, aumentandone la competitività».

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