Stupri e stranieri: non si può ignorare la realtà

Sabato 2 Settembre 2017
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Egregio direttore,
sono allibita: leggendo i giornali, anche il Gazzettino, sembra che il fenomeno degli stupri sia causato dagli stranieri che arrivano in Italia. Come se le violenze sulle donne prima non esistessero. Ma vi rendete conto che in questo modo si aumenta solo il livello di intolleranza nei confronti degli immigrati? Certo anche tra chi sbarca in Italia ci sono le mele marce, ma bisogna stare attenti a generalizzare. Il razzismo è un pericolo incombente. Non dobbiamo alimentarlo con campagne sbagliate e false.

G. T.
Padova



Cara lettrice,
non bisogna alimentare l'intolleranza, ma neppure chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Non abbiamo mai pensato nè scritto che gli stupri siano un'esclusiva o una prerogativa degli immigrati. Anzi, a prima vista, numeri alla mano, sembra essere vero il contrario: su 2333 violenze sessuali denunciate in Italia, oltre 1500 sono infatti ascrivibili ad italiani e poco più di 900 a stranieri. C'è però un dettaglio da considerare: gli immigrati rappresentano solo l'8% della popolazione eppure sono gli autori di quasi il 40% degli stupri. Possiamo, in nome dei buonismo imperante, far finta che questi numeri non significhino nulla, che siano frutto del caso. O invece interrogarci sulle ragioni culturali, sociali e anche religiose che sono all'origine di questo fenomeno. Nei giorni scorsi un (presunto) mediatore culturale magrebino, studente universitario in Italia, ha scritto parole infami e terribili su ciò che, bontà sua, proverebbero le donne violentate. Mi fa ribrezzo solo l'idea di ricordare quelle frasi ignobili: chi non le ha lette può trovarle sui giornali o su Internet. Certo, non tutti la pensano come lui. Certo, non bisogna generalizzare. Ma neppure ignorare.
Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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