TRIESTE - Scatta in Friuli Venezia Giulia l'imposta di soggiorno turistico. La Giunta regionale ha infatti approvato ieri in via preliminare il regolamento per l'avvio della tassa nei Comuni con popolazione superiore a 30 mila abitanti, nei "Comuni turistici" e nelle Unioni territoriali intercomunali, per i Comuni che ne faranno richiesta. Il provvedimento è stato proposto dal vicepresidente regionale, Sergio Bolzonello, d'intesa con l'assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin. Ricordando il blocco degli aumenti di tributi e addizionali a tutto il 2017 disposto a livello nazionale, Bolzonello precisa che «non appena gli effetti di tale blocco statale sono venuti meno a fine giugno, la Regione si è immediatamente attivata per consentire ai Comuni interessati di istituire la nuova imposta. Abbiamo cercato di rendere maggiormente coerente il quadro normativo rispetto al modello nazionale, per consentire un migliore utilizzo delle risorse». Il gettito finanzierà nella misura minima del 35% investimenti per migliorare l'offerta turistica e sempre per il 35% servizi e interventi di promozione dell'offerta turistica dei territori. Il testo ora sarà trasmesso al Consiglio delle Autonomie locali per il necessario parere di competenza, prima di ottenere l'approvazione definitiva. La tassa di soggiorno, che scatterà nel nuovo anno, non potrà superare 2,50 euro a persona per notte trascorsa nelle strutture ricettive partendo da un minimo di 50 centesimi (30 nel caso di strutture all'aria aperta).
Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 11:52
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