Una società si fonda sul rispetto delle regole

Domenica 27 Agosto 2017
12
Gentile Direttore,
dopo lo sgombero forzoso del palazzo in via Curtatone a Roma e la conseguente battaglia in Piazza indipendenza, hanno deciso di cambiare tattica. Dopo, come al solito, essersi incolpati tra loro della responsabilità sul fatto che lo stabile fosse occupato abusivamente da quattro anni da eritrei e somali. Supportati e guidati come al solito da associazioni collegate a centri sociali.

Si è saputo anche che vi era chi subaffittava i letti a 10 euro la notte ad altri disperati. Sullo sgombero del palazzo e la rivolta contro la polizia si sono mosse le anime belle, sempre pronte ad inveire contro chi cerca di mettere un po' d'ordine ed il rispetto delle regole da parte di tutti. Così hanno ottenuto la promessa che sicuramente verrà mantenuta, sennò apriti cielo: che chi occupa abusivamente un immobile non potrà essere sfrattato se prima non gli verrà data una nuova sistemazione.

Con questa decisione apriranno la gara fra tutti gli arrivati in Italia e gli italiani stessi che abbiano problemi di casa, a correre ad occupare un alloggio, per averne uno come sacrosanto diritto. Come dire in Veneto: pezo el tacon del buso.


Adamo Gasparotto
Spinea (Ve)


Caro lettore,
purtroppo in un Paese che ha un così incerto concetto di legalità, succede anche che i reati vengano spacciati per diritti. Occupare una casa è contro le leggi in vigore del nostro Paese. Non è una facoltà liberamente concessa a chi è in cerca di un alloggio. Gli stranieri che arrivano in Italia se non hanno una casa non hanno alcun diritto ad occuparne una. Ed è del tutto legittimo che le forze dell'ordine intervengano per far rispettare la legge e ripristinare le regole. Ci si dovrebbe piuttosto chiedere perché non l'hanno fatto prima, visto che era da tempo che nel palazzo di via Curtatone c'era una situazione insostenibile. Ma un fatto è sicuro: l'intervento delle forze dell'ordine era necessario e giustificato. Una società si fonda sul rispetto delle regole, non sulla loro negazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci