PADOVA - «La consideravo una serata gay friendly, ma che delusione. Per una mia leggerezza sono finito al pronto soccorso». Una pacca sul fondoschiena a uno sconosciuto, un giovanotto, l'altra notte alle 2,30, fuori del Pride Village, già chiuso. Giovanotto che non ha accettato affatto l'approccio, ma, urlando chi mi ha toccato?, ha sferrato un cazzotto al responsabile di quel gesto appena individuato tra la folla, scaraventandolo a terra. «Sette giorni di prognosi - rivela T.A.B., 19 anni, studente in Scienze politiche ieri ancora ammaccato e sotto valium -. Non so chi sia quel ragazzo, non voglio presentare querela perché magari finisco nei guai io per molestie sessuali. Non nego le mie responsabilità. L'altra sera avevo leggermente bevuto, però non ero ubriaco. Mi pento di quel gesto, lo riconosco come un atto indecoroso, volgare e offensivo. Tuttavia ritengo, considerato il tipo di serata, e trattandosi di un maldestro contatto, che la reazione potesse essere diversa, al massimo uno schiaffo o qualche insulto. Quel ragazzo, evidentemente eterosessuale ferito nella propria virilità per essere stato toccato da un uomo, ha reagito con violenza»...
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