La Marmolada in ritirata rivela segni del passato e.. rifiuti

Mercoledì 9 Agosto 2017 di Damiano Tormen
La Marmolada in ritirata rivela segni del passato e.. rifiuti
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BELLUNO - Ei fu. Il ghiacciaio della Marmolada si ritira e lascia scoperti i segni del passato. Immondizie per lo più. Lattine di birra, bottigliette di plastica: i rifiuti delle escursioni degli anni che furono, quando l'andare in montagna non era certo green. Ma soprattutto vecchie baracche di legno e scheletri di impianti di risalita dismessi. Riaffiorano dal ghiaccio i tralicci delle seggiovie, i cavi di aggancio dei seggiolini, perfino un cartello in lamiera con la scritta «vietato sganciarsi» e il marchio di una vecchissima compagnia di impiantisti. Tutta archeologia industriale che è stata smaltita così, buttata dentro i crepacci di ghiaccio e lì dimenticata. Peccato che il ghiaccio oggi si stia ritirando e lasci vedere distintamente una discarica a cielo aperto. Una discarica con un valore storico notevole. Tra i rifiuti, infatti, ci sono anche pezzi di filo spinato della Prima Guerra Mondiale. Lassù, oltre quota tremila, cento anni fa correvano le trincee, lungo il confine tra il Regno d'Italia e l'impero austrungarico. La poesia e il dramma della Grande Guerra però sono lontani: il degrado e i rifiuti hanno il sopravvento.
 

 


I DUE FRONTI - E per la regina delle Dolomiti non è un bel biglietto da visita presentarsi con un ghiacciaio trasformato in ghiacciolo gocciolante e zeppo di immondizia. Sul versante bellunese dicono di essere a conoscenza del problema. «Del resto, il ghiacciaio della Marmolada era una discarica già per gli alpinisti degli anni Venti - spiega Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore -. Nessuno riportava a valle i rifiuti in quegli anni: semplicemente li buttava nei crepacci». Stessa sorte dei vecchi impianti di risalita, a dimostrazione di quanto sia lunga la vita di un rifiuto. La pulizia della zona? Spetta alla Provincia Autonoma di Trento e al Comune di Canazei, sul cui territorio ricade parte della Marmolada. Così vuole l'accordo Galan-Dellai del 2002, che ha fissato il confine e assegnato la competenza sul ghiacciaio al Trentino. Il colpo di spugna sugli orrori del passato partirà quindi da Alba di Canazei. L'operazione non sarà facile. Ecco perché il Comune trentino sta preparando un sopralluogo esplorativo. L'esito della spedizione servirà per pianificare la pulizia.
«Venerdì prossimo faremo un sopralluogo, poi decideremo l'intervento più funzionale - dice Silvano Parmesani, primo cittadino di Canazei - Quanto tempo ci vorrà per completare l'operazione? Difficile prevederlo. Verrà tolto tutto quello che è immondizia. Se nel frattempo riaffiora anche altro, rispetto a quello che viene già segnalato, lo toglieremo».

 

Ultimo aggiornamento: 12:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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