Quel cappellino che Coco non abbandonava mai, neanche quando nel suo atelier seguiva le prove delle sfilate, ha raccolto gli applausi più sinceri nello spazio regale del Palais Royal dove Karl Lagerfeld che regge ancora ben salde le redini della Maison ha voluto come scenografia proprio Parigi, riproducendone quasi in grandezza naturale (soffitti permettendo!) , il simbolo ufficiale: la tour Eiffel . Moda volutamente semplice, garbata, aderente al look più classico della più famosa “signorina” di Francia, Mademoiselle Coco. Nella collezione molti gli interventi grafici soprattutto sui decoratissimi abiti da sera. L’apprezzamento di Parigi per la qualità della produzione, mai venuta meno allo standard più alto, si è rivelato con la consegna da parte del sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, della medaglia “Grand Vermeuil” che viene consegnata ai personaggi “che contribuiscono con la loro attività a fare grande la città.
Sarà un inverno misterioso, complice un look che la moda vuole vagamente rètro, con occhi bistratissimi ombreggiati da velette ritrovate. Se non sono velette saranno l’ala di cappelli impegnativi che anche la bella collezione di Giorgio Armani (Privè) ha proposto accanto a una moda femminilissima che lo stilista dichiara immaginata per accompagnare il sogno. E di questo sogno si impadronisce con un sorriso che non tramonta mai la grande amica di Giorgio, Sofia Loren, convinta che le moda debba tornare al ruolo di distributrice di reveries. Volumi, pieghe rivoltate, volute di tessuto prezioso sono gli ingredienti che Armani ha sfruttato per proporre una donna bella, a volte inquietante.
Paul Klee, per fare un dono singolare a suo figlio nel suo nono compleanno, disegnò una marionetta, un gioco che nel tempo l’artista si trovò a ripetere (per ben 55 volte) come messaggio di comunicazione (o viceversa). Ogni marionetta rappresenta un personaggio delle favole della tradizione nordica e Vivienne Westwood per la sua sfilata dedicata al prossimo autunno-inverno ha ripreso le marionette di Kleee e le ha stampate disordinatamente : sovrapposte, allineate, dimezzate per farne oggetto di un “puppets print” per abiti e creazioni come sempre eccentriche e bellissime.
Parigi è arrivata quasi al termine delle sue giornate d’alta moda con alcuni assi indiscutibilmente validi per un’analisi corretta della situazione creativa. Se Chanel da sempre occupa per la sua sfilata il Grand Palais, Giambattista Valli gioca alla sfida e presenta la sua collezione dedicata al vento che solleva strati di tulle, di chiffon, di tessuto impalpabile, nuvole di bellezza superapplaudite da una platea invidiabile.
Ultimo aggiornamento: 00:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi