Picchiato da un gruppo di estremisti di destra perché indossava una t-shirt del Cinema America. E' successo sabato notte nella zona dell'Esquilino, a pochi metri da viale Manzoni. La vittima di quello che appare essere un assalto squadrista in piena regola è uno studente 18enne del liceo Cavour, da tempo simpatizzante dei giovani del Cinema America, che frequentava e sosteneva.
Il ragazzo, secondo quanto riferito alla polizia (che si occupa delle indagini), si trovava in compagnia di un'amica, mentre stava rientrando nella sua abitazione. «Mi hanno fermato in cinque, sei – ha raccontato – e mi hanno detto di togliermi la t-shirt che indossavo. Io ovviamente mi sono rifiutato: è stato allora che mi hanno aggredito, colpendomi più volte con un tubo di metallo». Ma, non paghi di averlo picchiato, i sei - che hanno tutti agito a volto scoperto - lo hanno infine costretto a togliersi la t-shirt. Mentre lo aggredivano, urlavano anche «comunista» e «zecca», prima di fuggire a bordo di una macchina.
Piena solidarietà viene espressa da Valerio Carocci, leader dei ragazzi che animano le attività del Cinema America, nel cuore di Trastevere: «E' inaccettabile che una persona o un gruppo di persone possano limitare la nostra libertà. Verificheremo quanto successo e daremo supporto legale al ragazzo, qualora si dovesse andare a processo ci costituiremo parte civile contro gli aggressori». «Esprimo la piena solidarietà da parte mia e della Giunta del Primo Municipio al ragazzo aggredito - dice la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi - Un’aggressione barbara che ancora una volta mette in evidenza il livello di intolleranza coltivato all’interno di certi ambienti che fanno riferimento all’estrema destra, che individuano come nemici da odiare e da punire tutti quei ragazzi che – come quelli del Piccolo Cinema America - hanno come unica ideologia guida la passione per la cultura libera e per l’impegno civile e sociale».
Sulla vicenda è intervenuto, con un tweet, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «Vicini a ragazzo aggredito e al Piccolo America. Siamo per una città viva e aperta. Fare piena luce, la violenza non ci fermerà».
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 15:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il ragazzo, secondo quanto riferito alla polizia (che si occupa delle indagini), si trovava in compagnia di un'amica, mentre stava rientrando nella sua abitazione. «Mi hanno fermato in cinque, sei – ha raccontato – e mi hanno detto di togliermi la t-shirt che indossavo. Io ovviamente mi sono rifiutato: è stato allora che mi hanno aggredito, colpendomi più volte con un tubo di metallo». Ma, non paghi di averlo picchiato, i sei - che hanno tutti agito a volto scoperto - lo hanno infine costretto a togliersi la t-shirt. Mentre lo aggredivano, urlavano anche «comunista» e «zecca», prima di fuggire a bordo di una macchina.
Piena solidarietà viene espressa da Valerio Carocci, leader dei ragazzi che animano le attività del Cinema America, nel cuore di Trastevere: «E' inaccettabile che una persona o un gruppo di persone possano limitare la nostra libertà. Verificheremo quanto successo e daremo supporto legale al ragazzo, qualora si dovesse andare a processo ci costituiremo parte civile contro gli aggressori». «Esprimo la piena solidarietà da parte mia e della Giunta del Primo Municipio al ragazzo aggredito - dice la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi - Un’aggressione barbara che ancora una volta mette in evidenza il livello di intolleranza coltivato all’interno di certi ambienti che fanno riferimento all’estrema destra, che individuano come nemici da odiare e da punire tutti quei ragazzi che – come quelli del Piccolo Cinema America - hanno come unica ideologia guida la passione per la cultura libera e per l’impegno civile e sociale».
Sulla vicenda è intervenuto, con un tweet, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «Vicini a ragazzo aggredito e al Piccolo America. Siamo per una città viva e aperta. Fare piena luce, la violenza non ci fermerà».