Terrorismo, arrestato a Crotone richiedente asilo: inneggiava alla jihad

Lunedì 19 Giugno 2017
(foto Ansa)
18

Un richiedente asilo iracheno di 29 anni, Hussein Abs Hamir, è stato arrestato dalla Polizia per terrorismo. L'uomo, secondo le indagini, avrebbe fatto propaganda per l'Isis istigando alcuni inquilini del centro Sprar di Crotone a entrare a far parte del sedicente Stato islamico e a compiere atti violenti.

Le indagini, coordinate dalla Dda di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri, sono state condotte dai poliziotti della Digos di Crotone.

L'Iracheno, considerato dagli investigatori persona violenta, è accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione a delinquere. Dall'inchiesta è emerso che l'uomo - che aveva esultato in occasione dell'attentato di Manchester - svolgeva l'attività di proselitismo nei confronti dei migranti ospitati nel Centro Sprar di Crotone fornendo notizie, chiarimenti e materiali dello Stato Islamico.

Non c'è bisogno di andare in Iraq o in Siria per fare il jihad: si può anche rimanere in Italia, «per redimere gli infedeli», ai quali va «tagliata la gola», ha affermato il richiedente asilo arrestato, in una conversazione intercettata con la sorella. Alla donna l'uomo riferisce infatti che nonostante qualcuno gli avesse chiesto di tornare nel suo paese per prendere parte alla guerra santa dell'Isis, proprio la condivisione dei principi del jihad lo avrebbero invece spinto a rimanere in Italia per «redimere gli infedeli». «A queste persone - ha detto alla sorella - dovrebbe essere tagliata la gola».

In relazione a un viaggio a Roma effettuato dall'indagato lo scorso 22 marzo è interessante una conversazione ambientale nella quale il soggetto riferisce al suo interlocutore che, mentre passeggiava tra le vie della capitale, le sue fattezze, ovvero la barba lunga e l´aver portato al seguito una busta in plastica, hanno cagionato un particolare allarmismo, tanto che la polizia del luogo, interveniva controllandolo, a suo dire, molte volte, facendo risaltare nella circostanza che proprio quello era l'obiettivo che il prevenuto intendeva perseguire: cioè creare allarme e tensione in questo particolare periodo di ripetuti attacchi terroristici anche individuali.

Ad ulteriore conferma dell'estremismo e del percorso di radicalizzazione intrapreso da Hussein Abs Hamir, nonché del suo atteggiamento volto a promuovere la jihad, vi sono una serie di intercettazioni ambientali nel corso delle quali emerge come il predetto sia intento a visionare sul proprio smartphone numerosi video riconducibili all'ideologo Mullah Krekar, considerato uno dei principali ideatori dello Stato Islamico in Kurdistan.

Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci