MONDO OVALE di

L'italia di O'Shea dalle montagne russe agli abissi azzurri

Martedì 18 Aprile 2017
Il ct dell'Italia Conor O'Shea a novembre il giorno della storica vittoria sul Sudafrica aveva, molto realisticamente, riportato l'entusiasmo alla giusta difensione dicendo, più o meno: "La Nazionale nei prossimi anni dovrà abituarsi alle emozioni delle montagne russe". Purtroppo da allora gli alti e bassi prospettati si sono trasformati in un autentico sprofondo negli abissi azzurri.

Se la sconfitta casalinga, altrettanto storica, la settimana  dopo contro Tonga aveva subito dato l'assaggio di queste "montagne russe", il successivo Sei Nazioni, il peggiore di sempre, ha fiondato l'Italia nell'abisso. Dopo 11 partite alla guida della Nazionale il bilancio di O'Shea di 3 vittorie e 8 sconfitte è in perfetta linea con l'andamento altalenante prospettato dal ct. Prima un esordio nella norma nel tour estivo: sconfitta di misura in Argentina, vittorie non troppo ampie in Canada e Stati Uniti. Poi l'impennata verso l'alto dei test d'autunno con il successo contro il Sudafrica, che ha ha fatto passare in secondo piano i ko con Nuova Zelanda e Tonga. Infine quella verso il basso con il Cucchiaio di legno (5 sconfitte, una da record) al Sei Nazioni.

Ora è il momento di uscire dall'abisso e far tornare verso l'alto la giostra delle montagne russe. L'occasione propizia è il tour estivo. L'Italia è chiusa nel pronostico dell'ultimo test con l'Australia. Non lo è negli altri due. Il primo a Singapore, campo neutro, contro una Scozia 2 o addirittura 3, visti i tanti infortuni e i suoi migliori giocatori in tour con i Lions. Poi a Suva contro le Figi, mai sconfitte nel Sud Pacifico, ma che nel 2016 hanno ceduto in casa alla Georgia, quindi rivali tutt'altro che imbattibili.

Non dovesse esserci questo ritorno verso l'alto delle "montagne russe" di O'Shea, il bilancio del suo primo anno sulla panchina azzurra sarebbe negativo e, in prospettiva, preoccupante sulla sua reale capcità di incidere veramente sulla crescita del nostro movimento e dela nostra Nazionale. (Ivan Malfatto)  Ultimo aggiornamento: 20:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA