CERVIGNANO DEL FRIULI (Udine) - Inaugurata all'interporto di Cervignano del Friuli la bretella di collegamento con la tangenziale ovest. Si tratta di un'opera attesa da tempo e che completa il percorso di rafforzamento logistico inserito nel più generale obiettivo di integrazione tra gli interporti e i principali scali di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro. Il tratto viario, di 800 metri di lunghezza, è il secondo accesso all'interporto e agevola il collegamento con il casello autostradale di Palmanova, consentendo anche ai mezzi pesanti di non attraversare aree più urbanizzate. La bretella, finanziata al 50% dalla Regione e per la restante metà dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è costata circa 3 milioni di euro.
«Nostro obiettivo - ha detto la presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, tagliando il nastro, ieri, sabato 11 febbraio - è realizzare una vera e propria piattaforma logistica intermodale mettendo in collegamento e potenziando tutte le strutture già presenti, sfruttando al meglio i punti di forza del Friuli Venezia Giulia».
L'interporto di Cervignano è nato diversi anni fa con un investimento importante e ambizioso, ma in un contesto complicato, che è coinciso con la riduzione dell'investimento da parte di Rfi sugli scali merci e con contrazione dei traffici causata dal picco della crisi economica. «In questi anni abbiamo lavorato per rafforzarne le potenzialità e creare soprattutto un collegamento con Trieste: l'obiettivo è di fare di Cervignano il retroporto dello scalo giuliano che nel 2016 si è confermato primo porto ferroviario italiano, con un incremento che tocca quasi il 30%». Il presidente della Spa, Fulvio Tomasin, ha reso noto che questa settimana i vertici dell'interporto incontreranno a Roma dirigenti di Fs per ottenere lo sblocco di alcune operatività che serviranno al rafforzamento della collabrazione con il porto di Trieste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Nostro obiettivo - ha detto la presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, tagliando il nastro, ieri, sabato 11 febbraio - è realizzare una vera e propria piattaforma logistica intermodale mettendo in collegamento e potenziando tutte le strutture già presenti, sfruttando al meglio i punti di forza del Friuli Venezia Giulia».
L'interporto di Cervignano è nato diversi anni fa con un investimento importante e ambizioso, ma in un contesto complicato, che è coinciso con la riduzione dell'investimento da parte di Rfi sugli scali merci e con contrazione dei traffici causata dal picco della crisi economica. «In questi anni abbiamo lavorato per rafforzarne le potenzialità e creare soprattutto un collegamento con Trieste: l'obiettivo è di fare di Cervignano il retroporto dello scalo giuliano che nel 2016 si è confermato primo porto ferroviario italiano, con un incremento che tocca quasi il 30%». Il presidente della Spa, Fulvio Tomasin, ha reso noto che questa settimana i vertici dell'interporto incontreranno a Roma dirigenti di Fs per ottenere lo sblocco di alcune operatività che serviranno al rafforzamento della collabrazione con il porto di Trieste.