Gentiloni, notte tranquilla per il premier dopo il malore. I medici: decorso regolare

Giovedì 12 Gennaio 2017
Gentiloni, notte tranquilla per il premier dopo il malore. I medici: decorso regolare
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Notte tranquilla per il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo un intervento di angioplastica. Secondo quanto si è appreso il decorso è stato infatti giudicato dai medici «regolare».

Il premier ha avuto un malore l'altro ieri di ritorno da Parigi. «Non mi sento bene», ha detto Gentiloni ai collaboratori. Poi i controlli all'ospedale Gemelli e un intervento nella notte di martedì: un'angioplastica per l'ostruzione di un vaso
periferico. Già nella mattina lo spavento diventa sollievo: l'operazione è riuscita, il decorso «è ottimo». Il premier, cui in giornata arrivano gli auguri di pronta guarigione dalle cancellerie straniere e da tutti i partiti politici, potrebbe tornare a casa già nel weekend. E in serata, dopo aver sentito al telefono il presidente Sergio Mattarella, scrive un messaggio su Twitter per rassicurare: «Sto bene. Presto torno al lavoro».

Martedì mattina Gentiloni era partito presto per Parigi, per un incontro all'Eliseo con Francois Hollande, il primo di una serie di appuntamenti fissati per gennaio nelle cancellerie europee. Ma nel pomeriggio ha avvertito un malessere e, dopo essere rientrato a Palazzo Chigi si fa visitare dal medico, una donna, presente nella sede della presidenza del Consiglio, che gli suggerisce accertamenti. Ed è, secondo quanto viene riferito, lo stesso Gentiloni, sempre lucido e in piedi, ad avvertire lo staff e farsi portare in auto al Gemelli, poco dopo le sette di sera.

«Ha fatto tutto lui, non ha sottovalutato il suo malessere», racconta il deputato Pd Michele Anzaldi, che è andato in visita all'ospedale, dove il premier è ricoverato nell'unità di terapia intensiva cardiologica. Gli esami del sangue e una Tac, secondo quanto riporterà il bollettino medico, rilevano una ostruzione di un ramo coronarico distale: in nottata il professor Filippo Crea e la sua equipe eseguono un intervento per applicare uno stent che permetta al sangue di fluire.

Già di primo mattino, intorno alle 7 di mercoledì, raccontano i ministri Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, il premier
risponde agli sms e ai messaggi su Whatsapp di chi, preoccupato, gli augura pronta guarigione. Ora dovrà restare ricoverato qualche giorno, fino a venerdì o sabato, ma spera di tornare al lavoro già all'inizio della prossima settimana. L'intervento è pienamente riuscito e il decorso clinico è «ottimo», confermano i medici. L'agenda del premier, che in queste settimane - raccontano - non si è risparmiato con lunghe giornate di lavoro a Palazzo Chigi, resta per ora in stand by. È annullato l'incontro a Londra con Theresa May previsto per oggi, mentre in programma ci sarebbero poi il 18 un vertice con Angela Merkel a Berlino e, a fine mese, le visite a Madrid e Lisbona.

«Medici e personale sanitario bravissimi. Presto torno al lavoro», è il messaggio rassicurante che invia su Twitter in
serata Gentiloni. I medici potrebbero consigliargli cautela nelle prossime settimane soprattutto negli spostamenti aerei e in caso di sua assenza il Consiglio dei ministri può essere presieduto dal ministro più anziano, Claudio De Vincenti. Ma il premier non sembra intenzionato a prendersi una lunga pausa.

Intanto, al presidente del Consiglio sono arrivati i messaggi di auguri dalle cancellerie europee e di tutto il mondo. Justin Trudeau, primo ministro canadese, gli scrive in italiano su Twitter: «Auguri di pronta guarigione». Matteo Renzi sente il premier al telefono e gli porta il messaggio di affetto di tutto il Pd. E la politica italiana è unanime, da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, al M5s Roberto Fico. «Gli ho detto di prendersela un po' tranquilla, 'take it easy'», racconta l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E il capo dello Stato Mattarella gli telefona per informarsi delle sue condizioni e fargli i suoi migliori auguri.

 

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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