Nel vuoto di speranze un po' di sana utopia è necessaria

Sabato 7 Gennaio 2017
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Egregio Direttore,
chissà perché, un po' tutti, iniziamo l'anno con speranze e propositi. Come se fosse l'occasione giusta per cambiare, giusto per arrivare al secondo giorno di gennaio, sfogliare qualche giornale e capire che si deve ricominciare come prima. La realtà è che non ne abbiamo la volontà. Allora, servirà a poco, ma è giusto augurarla: auguro la volontà di credere veramente nei giovani, ed insieme a loro, nel loro futuro; auguro la volontà di risolvere problemi ereditati, come il Mose, e volerli veramente risolvere con l'impegno di non commetterne altri del genere; auguro la volontà di guardare ai migranti con dignità e colpendo chi li ha creati, che non sono certo loro, ma i loro governi e tutte le aziende occidentali che lucrano con i loro governi; auguro la volontà di far bene il proprio lavoro perché è la base della società, insieme alla giustizia; quindi auguro la volontà di fare veramente giustizia e che si facciano rispettare le leggi senza per questo creare muri; auguro la volontà di una vera uguaglianza anche nei diritti delle persone; auguro la volontà di un vero aiuto sincero che elimini il più possibile questo grado di solitudine in cui viviamo; auguro la volontà di avere davvero una attenzione ecologica; auguro la volontà di dare esempio ai nostri figli e al nostro prossimo; auguro la volontà di confronti sinceri e costruttivi soprattutto ai politici con scopi sociali veri e non di interesse. Auguro quindi un po' di utopia.

Giovanni Malgarotto
Venezia

Caro lettore,
un famoso pensatore quando ascoltava la parola utopia non mancava di ricordare che questa parola deriva dal greco e significa, letteralmente, nessun luogo. Tuttavia, sono d'accordo con lei: nel grigiore e nel vuoto di speranze che ci circonda, un po' di sana utopia è necessaria. Almeno nella celebre interpretazione che ne diede Oscar Wilde: Una mappa del mondo che non include Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo, perché non contempla il solo paese al quale l'umanità approda di continuo. E quando vi approda, l'umanità si guarda intorno, vede un paese migliore e issa nuovamente le vele. Speriamo possa essere vero. Razionalmente ci sono molte ragioni per dubitarne, ma, visto che siamo in epoca di auguri, proviamo a pensare positivo.
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