«In Veneto benefici per 3,3 miliardi e meno tasse alle imprese»

Mercoledì 30 Novembre 2016 di Alda Vanzan
Giorgio Santini
3
VENEZIA - Meno tasse per le imprese. Investimenti per l'innovazione. Ma anche aiuti per chi è difficoltà. «È una manovra che punta sullo sviluppo e sull'inclusione sociale», dice il senatore Giorgio Santini (Pd) che martedì prossimo sarà relatore in commissione Bilancio a palazzo Madama della legge di bilancio 2017, quella che fino all'anno scorso era chiamata legge di stabilità. Una manovra - sottolinea Santini - che per il Veneto vale 3 miliardi e 340 milioni di euro, cifra che si ottiene sommando tutti i benefici che contribuiranno alla diminuzione della pressione fiscale per famiglie ed imprese e il miliardo di risorse per investimenti del pacchetto Industria 4.0.

Santini ha analizzato la legge di Bilancio licenziata dalla Camera e che tra pochi giorni sarà al vaglio del Senato, valutando quali saranno gli effetti in Veneto. «Uno dei capitoli più importanti riguarda le imprese e gli investimenti», dice il senatore Santini. Che fornisce alcuni dati: la diminuzione dell'aliquota Ires per le società di capitali dal 27,5 al 24% interessa in Veneto 77.300 imprese di cui anche 2mila cooperative. È prevista la flat tax al 24% per le società  di persone per quanto riguarda il capitale reinvestito in azienda, mentre oggi la tassazione può arrivare allo scaglione massimo Irpef del 43%: una misura che in Veneto vede una platea di beneficiari di 78mila imprese e 36mila ditte individuali in contabilità ordinaria. L'iper-ammortamento del 250% è così spiegato: una piccola azienda artigiana che investe ad esempio in un macchinario digitale del valore di 100mila euro otterrà una riduzione delle tasse pagate in cinque anni pari a 36mila euro. «Ed è previsto anche il rifinanziamento del Fondo garanzie per le Pmi, noi in Senato - anticipa Santini - proveremo a fare un intervento analogo a favore della finanziaria regionale Veneto Sviluppo. È una misura che stiamo studiando». Sul fronte partite Iva, la legge riduce al 25% l'aliquota contributiva dovuta dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps, una norma - dice Santini - che in Veneto riguarda 101mila iscritti: una partita Iva con reddito di 28mila euro lordi risparmierà nel 2017 quasi 500 euro, mentre nel 2018 il risparmio sarà di 1920 euro. Ancora: confermati - e potenziati rendendoli pluriennali per i condomini - gli ecoincentivi: «Così si potranno programmare gli interventi», mentre partirà oltre al piano casa per la prevenzione sismica anche l'adeguamento dell'edilizia scolastica.

Sul fronte sociale, oltre all'incremento di 2 miliardi del fondo sanitario nazionale che per il Veneto varrà 180 milioni, Santini rimarca le misure per la lotta alla povertà (da 1 miliardo a 1 miliardo e 150 milioni), il bonus nascita di 800 euro (40mila famiglie in Veneto), l'ottava salvaguardia degli esodati (nella nostra regione ne beneficeranno 1500 persone nel 2017, 1000 nel 2018 e 300 negli anni successivi). Quanto al capitolo pensioni, c'è l'aumento delle minime che in Veneto interessa una platea di 300mila persone e l'indennità chiamata Ape social che per particolari categorie (disoccupati, 63 anni minimo) sarà gratuita. E ancora la pensione agevolata per i lavoratori precoci, misura particolarmente sentita in Veneto visto che in questa regione si era soliti iniziare a lavorare subito dopo le scuole medie: significa - spiega Santini - che si potrà andare in pensione con i 41 anni di contributi senza penalizzazioni e ad essere interessati sono circa 2500 veneti all'anno. Da ultimo, le ricongiunzioni: adesso il cumulo sarà gratuito. «È una legge di bilancio - dice il senatore Santini - espansiva, che sostiene l'innovazione e la ricerca, ma attenta all'equità sociale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci