ROVIGO - Spritz e coca. «Ci vediamo all'aperitivo» era divenuta, infatti, secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile, una sorta di frase in codice per concordare una cessione di cocaina. In realtà, poi, la droga non veniva sniffata nel locale di Corso del Popolo dove veniva consumato l'aperitivo, ma nelle rispettive abitazioni. Con veri e propri festini a base di polvere bianca. Un giro che ha visto coinvolti come consumatori numerosi insospettabili. In manette sono finiti un 46enne rodigino, Luca Maniezzo, e un 28enne altopolesano, Stefano Calvi. Ieri i due, che da maggio erano agli arresti domiciliari, sono comparsi davanti al giudice per le udienze preliminari. Il primo avrebbe organizzato a casa sua feste a base di cocaina, oltre a venderne qualche grammo in vari luoghi del centro: difeso dall'avvocato Sandra Passadore, ha patteggiato una pena di 3 anni ed 1 mese e, in virtù di quanto già scontato in precedenza e alle attenuanti, è potuto tornare a piede libero..
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