Due furti in 7 giorni, rubate bici
da corsa e mtb per 100mila euro

Mercoledì 26 Ottobre 2016 di I.B.
I ladri dentro il negozio
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LENDINARA - Bassi cicli assaltato due volte in sei giorni dai predoni delle bici di lusso e con ventiquattro pezzi di grandi marchi trafugano un bottino da 100mila euro. La prima razzia nel negozio che vende bici da corsa e mountain bike dei migliori marchi risale alla notte del 19 ottobre, attorno alle 2 e mezza, quando due ladri hanno scassinato la saracinesca sul retro e portato via tredici bici mentre un terzo uomo li attendeva fuori a bordo di un furgoncino. Non contenti, i malviventi sono tornati nella notte tra lunedì e martedì per ritirare altre undici biciclette. Non bici qualsiasi, ma pezzi di marchi come Pinarello, Colnago, Trek e Giant. Tre dei mezzi trafugati costavano 8mila euro l'uno, come raccontano con sconforto e senso di impotenza il titolare Claudio Bassi e la moglie Gloria Bonagurio. 
«Le bici rubate valgono 100mila euro come prezzo di vendita. I ladri, gli stessi di sei giorni prima a quanto vediamo dalle immagini, stavolta sono arrivati verso le 3,45 e sono entrati in tre. Hanno rubato una Yaris dall'officina meccanica Bagatin qui vicino e aperto il cancello della ditta Rigato; con un bastone hanno messo fuori uso la telecamera e sfondato la saracinesca con l'auto, che poi hanno parcheggiato di traverso, vicino alla pizzeria per ostacolare un eventuale arrivo delle forze dell'ordine». Nelle riprese della videosorveglianza i tre individui incappucciati tagliano con cesoie i solidi catenacci a protezione delle bici, poi ne prelevano altre dalla vetrina in blocco, con catene e tutto, per non perdere tempo. In poco più di tre minuti i malviventi hanno colpito e si sono dileguati prima dell'arrivo del vigilante dell'istituto di sorveglianza privato a cui il sistema d'allarme è collegato, trovando anche il tempo di richiudere la cancellata dell'azienda dolciaria. L'amarezza è tanta, anche perché Bassi Cicli era già stata presa di mira nel 2012, con due assalti nell'arco di due settimane che hanno indotto il titolare a mettere inferriate metalliche davanti alle vetrine. Quattro anni fa la ditta riuscì a recuperare una delle bici rubate, ma per pura casualità. «Il furgone dei ladri si scontrò con un camion, il conducente nonostante il forte urto fuggì lasciando il mezzo con a bordo una delle nostre bici, identificata tramite il numero di telaio», ricordano. Furti che alimentano il mercato nero. «Spesso le bicie da corsa rubate finiscono in vendita in alcuni siti internet della Romania»

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