Lazio, il tabù trasferta continua
Col Sassuolo pari che sa di sconfitta

Lunedì 30 Settembre 2013 di Alessandro Angeloni
Lazio, il tabù trasferta continua Col Sassuolo pari che sa di sconfitta
dal nostro inviato REGGIO EMILIA - Il tab trasferta, in qualche modo, continua. La Lazio non perde sul campo del Sassuolo, ma il 2-2 finale, subto dopo essere andata in vantaggio di due reti, suona come una sconfitta.



Il tabù, dicevamo: la Lazio fin ora non ha mai vinto in trasferta e questo di Reggio Emilia è il primo punto esterno in campionato, ha subito dieci reti, realizzandone solo due, queste al Mapei Stadium appunto. E in tutto il 2013 lontano dall’Olimpico ha vinto una sola volta, a maggio contro l’Inter di Stramaccioni, lo scorso campionato. Tredici partite in trasferta da gennaio a oggi, una vittoria, otto sconfitte e quattro pareggi. Un ruolino che non le ha consentito di agganciare la zona Champions lo scorso anno e che ora la tiene lontano dalla vetta della classifica.



Petkovic, un po’ per infortuni, un po’ per il turnover (gioca in settimana con il Trabsonspor in Europa League e domenica con la Fiorentina), contro il Sassuolo manda in campo una squadra troppo leggerina, con un centrocampo con tanti palleggiatori (Ledesma, Ederson, Hernanes) e pochi corridori (Onazi). Il Sassuolo fa più gioco, ma è la squadra biancoceleste che va sopra di due gol con un uno due micidiale: testa di Dias e botta di Candreva dai venti metri. Finita? No, così forse doveva essere e non è stato. La Lazio molla, è un po’ la stessa sindrome della Coppa Italia vinta che ti ha fatto credere di essere invincibile, va in confusione e subisce la rimonta della brillante formazione di Di Francesco.



Troppi cambi durante la partita: si passa dal 4-1-4-1, fino al 4-4-2 per poi terminare con un’improbabile difesa a tre. L’attacco latita (i gol arrivano da un difensore e un centrocampista esterno, Floccari è evanescente e senza Klose è un disastro), la difesa continua a soffrire (troppi buchi al centro e debole sulle fasce). I punti in classifica ora sono appena dieci. Ancora troppo pochi. E la vera Lazio, con tutti gli acquisti estivi fin ora mai (o quasi) visti, non si vede. Se all’Olimpico il tutto viene mascherato, fuori casa i problemi si acuiscono. E quella Coppa Italia vinta contro la Roma comincia a diventare maledetta.
Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento